-Terzo Camilli abbandona l’Udeur.
Camilli, 48 anni compiuti, dipendente della società Met.Ro, consigliere comunale a Soriano nel Cimino, eletto nelle file del Centrosinistra all’interno di una lista civica, dopo vicende nazionali legate alle dimissioni di Mastella e alla conseguente caduta del governo, lascia l'Udeur ma rimane in consiglio comunale come indipendente.
Il tutto motivato in una lettera aperta che di seguito pubblichiamo.
Caro amico Mastella lascio l’Udeur.
Ricordo nel mese di febbraio 1998, quando, insieme all’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, hai fondato l'Udr Unione democratica per la Repubblica, durante il governo dell'Ulivo guidato da Romano Prodi, per andare a soccorrere il governo di centrosinistra, con circa 15 deputati fuoriusciti insieme a te dall'Udc, consentendo poi a Massimo D’Alema di fare il presidente del consiglio con una nuova maggioranza.
Io, insieme ad altri ex Dc, ho subito aderito a questo nuovo partito democratico e popolare. Ufficialmente doveva essere un partito ispirato ai valori del cristianesimo democratico. Nel 1999 l’Udr si trasforma in Popolari Udeur, dove Udeur sta per Unione Democratici per l'Europa, mantenendo sempre i valori del cristianesimo democratico.
Come Udeur abbiamo partecipato alle recenti competizioni politiche, le elezioni politiche del 2006 e le regionali del 2005, all'interno dell'Unione, e, a livello europeo, abbiamo aderito al Partito Popolare Europeo. Determinante, anche a livello locale, il nostro impegno politico.
Sono passati circa dieci anni e, da quel giorno, abbiamo fatto insieme tante battaglie e lotte, siamo sempre stati un partito di frontiera, con tutte le problematiche del caso, abbiamo risolto tanti problemi di maggioranza al centrosinistra sia a livello nazionale, regionale e, a scalare, fino al più piccolo dei comuni. Siamo stati per 10 anni lealmente nel centrosinistra a tutti i livelli anche se, a volte, abbiamo dovuto mediare con alcuni estremismi al governo della nazione.
Ma quello che è successo In questi giorni va contro ogni logica. Ho parlato con parecchi amici, ma non abbiamo trovato nessuna motivazione per quello che tu hai combinato. Non abbiamo capito perchè, rivolgendoti a Prodi, hai detto che, malgrado i fatti personali imprevisti, il partito dell’Udeur avrebbe appoggiato il governo. Dopo sei ore invece hai detto che il partito avrebbe dato l'appoggio esterno e, ancora dopo poche ore, che l'Udeur avrebbe ritirato la fiducia al governo Prodi.
In un partito democratico come il nostro le decisioni importanti dovrebbero essere condivise. Invece ti sei alzato ed hai deciso da solo, per tutti e per tutto, come se il partito fosse solo tuo. Per quanto mi riguarda non sono disponibile a subire simili decisioni che offendono la democrazia. Lascio, per questo, il partito dell’Udeur dopo esserne stato fondatore.
Per ora non aderisco a nessun altro partito, e sarò presente in Consiglio Comunale a Soriano nel Cimino, come indipendente. Per il futuro posso immaginare la mia presenza soltanto all’interno di un partito popolare, moderato, che fa battaglie sui bisogni veri delle persone e che punta alla modernizzazione della società ed alla solidarietà tra persone”.
Il consigliere Camilli e molto conosciuto a Soriano nel Cimino. Partecipa a molte attività ricreative e culturali organizzate nel paese. Suona strumenti a fiato nella banda musicale cittadina nella quale ricopre anche la carica di presidente. Durante le ultime feste di Natale si è adoperato, insieme alla Proloco, per animare la piazza Vittorio Emanuele con Babbo Natale arrivato su di una carrozza per la gioia dei tanti bambini intervenuti. Recentemente, ha anche proposto, e ottenuto, di intitolare un parco pubblico, nella frazione di Chia, al compianto poeta, regista e scrittore Pierpaolo Pasolini.
Ora che ha abbandonato il suo partito sono in molti a chiedersi cosa farà nei prossimi giorni, anche in presenza di una campagna elettorale che lo vedrà sicuramente schierato a sostegno di qualcuno. Per adesso lui ha dichiarato di rimanere come indipendente all’interno del Consiglio comunale.
Ma appare logico che, in futuro, anche per una condivisioni dei valori della democrazia, continuerà a sostenere la maggioranza di centrosinistra sotto le insegne di un altro partito, magari anche nuovo e democratico. Qualcuno sicuramente, utilizzando uno slogan molto in voga in questi giorni, dirà: “Si può fare!"
Terzo Camilli