Riceviamo e pubblichiamo - “Meno abusivi. Più sicurezza”.
Con questo slogan Anaepa Confartigianato e altre organizzazione di categoria danno battaglia all’abusivismo in edilizia e si impegnano sul fronte della sicurezza sul lavoro, proponendo una legge che stabilisce precisi requisiti per poter svolgere l’attività di imprenditore edile.
Anche il presidente di Anaepa Confartigianato, Arnaldo Redaelli, ha infatti sollecitato alle forze politiche la presentazione di un progetto di legge che disciplini l’accesso all’attività di costruttore. Tesi sostenuta anche dal presidente della Confartigianato costruzioni di Viterbo, Sandro Baroni.
“Costruttori qualificati - ha detto il presidente Redaelli - significa cantieri sicuri. Riteniamo indispensabile un provvedimento che, attraverso la qualificazione degli imprenditori, garantisca trasparenza del mercato e tuteli i lavoratori e i consumatori.
La proposta di legge ha infatti un obiettivo fondamentale: combattere il fenomeno degli operatori improvvisati, degli abusivi e dei doppiolavoristi - prosegue Redaelli - che mettono a rischio la sicurezza dei lavoratori, fanno concorrenza sleale alle imprese regolari, sottraggono gettito alle casse dello Stato, rendono un cattivo servizio ai consumatori”.
Secondo Anaepa Confartigianato, la proposta di legge servirà dunque a regolare un settore nel quale le imprese continuano ad aumentare ma, insieme ad imprenditori qualificati, arrivano anche operatori improvvisati incapaci di offrire servizi di qualità e che di fatto inquinano il mercato.
La proposta normativa, composta di nove articoli, prevede che, in una prima fase di immediata applicazione, gli aspiranti imprenditori, o loro preposti, dovranno conseguire un attestato di qualificazione professionale dopo aver frequentato un corso di almeno 80 ore di formazione imprenditoriale e manageriale dedicata soprattutto agli adempimenti per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro.
Questo attestato dovrà essere conseguito anche da tutte le imprese più giovani, vale a dire quelle operanti da un periodo inferiore a due anni alla data di entrata in vigore della legge.
Quando poi la legge andrà a regime, per poter aprire un’azienda edile i nuovi imprenditori dovranno possedere i seguenti requisiti:
1. Requisiti di idoneità professionale: bisognerà frequentare corsi di formazione e istruzione professionale di durata variabile fino a tre anni a seconda della complessità dell’attività imprenditoriale, integrati da periodi di esperienza lavorativa e professionale in aziende abilitate, da integrare in base ai principi di alternanza fra periodi di studio e pratica sul lavoro;
2. Requisiti di onorabilità: l’imprenditore non dovrà avere precedenti penali o procedimenti giudiziari in corso;
3. Requisiti di capacità organizzativa e finanziaria: l’impresa dovrà disporre delle attrezzature e delle risorse economiche adeguate per svolgere l’attività.
Confartigianato imprese di Viterbo