Riceviamo e pubblichiamo - Tornando sull'omicidio Paternollo, in questi giorni ne stiamo sentendo e leggendo di tutti i colori.
C'è chi asserisce che bisogna munire di porto d'armi i commercianti, giustificando tale proposta col fatto che forze dell'ordine non possono controllare a dovere il territorio.
C'è qualche altro "buontempone” che tira fuori la sciagurata legge sull'indulto.
A volte con queste sterili diatribe, mi sembra di essere in un pollaio dove ogni gallo cerca di avere la supremazia o la primogenitura sul suo simile.
Stiamo purtroppo parlando di una cosa molto seria, che riguarda la barbara uccisione di un povero padre di famiglia, la cui l'unica colpa era quella di essere sul posto di lavoro per cercare di portare il pane alla propria famiglia, alla quale va il mio più sentito cordoglio.
Per quanto concerne ill controllo del territorio per legge è demandato solo ed esclusivamente alle forze dell'ordine, perché se così non fosse veramente si assisterebbe a una difesa " fai da te". E ognuno si sentirebbe in diritto di impugnare un'arma e difendersi.
Noi in Italia, e particolarmente a Viterbo, abbiamo un controllo molto vigile del territorio, prova ne è che subito dopo l'efferato omicidio a polizia ha assicurato alla giustizia l'autore del delitto.
L'operazione dei poliziotti di quartiere, che meritano il plauso di tutta la popolazione, ci fa capire con quanta professionalità agiscono le nostre forze dell'ordine.
Il fermo del Pellecchia, ai più può sembrare una cosa semplice, ma arrestare un omicida armato di pistola è stata un'operazione complessa.
Si trattava, infatti, di fermare un bandito che stava fuggendo, e pertanto non aveva nulla da perdere. I poliziotti con non comune sprezzo del pericolo, e soprattutto sangue freddo, sono riusciti ad assicurarlo alle patrie galere, senza ulteriore spargimento di sangue.
Per queste ragioni è quanto mai opportuno che le autorità competenti comprese naturalmente quelle locali, nelle persone del prefetto e del sindaco, diano il più che meritato riconoscimento a questi valorosi tutori dell'ordine: l’assistenti Anselmo Buzzi e Fabio Pannaccia.
Il consigliere delegato alla protezione civile
Vittorio Galati