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Ivo Gobbino
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Starnini accusato di aver organizzato il traffico |
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Gli imprenditori |
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Gli egiziani coinvolti |
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- Una struttura organizzata nei minimi dettagli gestiva il traffico di immigrati clandestini provenienti dall’Egitto.
A capo dell’organismo un imprenditore del Viterbese, Volfango Starnini e due egiziani Omar e Amasha, residenti a Viterbo.
I tre gestivano il traffico di immigrati tra i due paesi. Incassavano 7.500 euro per ogni immigrato cui procuravano permessI di soggiorno per lavoristagionali in Italia: 1.500 euro finivano nelle tasche degli imprenditori viterbesi che fornivano le richieste d'assunzione, gli altri 6 mila veniva spartiti, in base ai ruoli ricoperti, tra i componenti dell'organizzazione.
Negli ultimi 4 mesi, da quando è stata scoperta la strettura i permessi di soggiorno ottenuti sono stati quaranta, per un giro d'affari di 300mila
euro.
Starnini in Italia avrebbe contato sull’aiuto di altri sei noti imprenditori di Viterbo, Montefiascone, Tarquinia, Bomarzo e Monteromano. Tutti finiti agli arresti domiciliari, accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, in concorso tra di loro.
Sono Ivo Gobbino e il figlio Carlo, gestori del ristorante il Padrino, Annunziata Manzi, Pietro Piccioni, Gaetano Nuzzi e il figlio Pietro.
Volfango Starnini, 46 anni, è illegale rappresentante dell'associazione consumatori Associvici. Ed era proprio in questa veste, che si occupava delle pratiche per i permessi di soggiorno stagionali presso la prefettura e la questura di Viterbo
Omar e Amasha, invece, tenevano i contatti con gli imprenditori compiacenti e, soprattutto, con un altro egiziano, residente a Città del Cairo, che aveva il compito di reclutare suoi connazionali.
L’arresto è avvenuto questa mattina all’alba, quando è scattata l’operazione “Sfinge”della squadra Mobile e della Digos, guidata da Fabio Zampaglione.
Tutto è partito grazie alla segnalazione di alcuni immigrati.
Coordina l'inchiesta la pm Paola Conti.