Riceviamo e pubblichiamo - In merito alla sicurezza stradale lungo l’Aurelia bis e in particolar modo nel centro abitato, più che l’autore della polemica dei giorni scorsi riguardo l’autovelox installato, è bene che si esprimano i cittadini di Monte Romano, un paese letteralmente tagliato in due da una Strada Statale ad alta densità di traffico e ad alta pericolosità incidenti, come dimostrano le statistiche.
Già da tempo ed in seguito a ripetuti incidenti stradali, con gravi conseguenze alle persone (parliamo di morti e feriti con traumi fisici e psicologici), si è costituito un comitato spontaneo che reclamava maggior sicurezza all’interno del centro abitato.
Da quando è stata installata la postazione fissa autovelox, la sicurezza è aumentata sensibilmente, per automobilisti e pedoni, tanto che oggi i nostri figli possono attraversare la strada per andare a scuola o per raggiungere il campo sportivo; gli automobilisti possono uscire dagli stop, senza la probabilità, divenuta realtà, di essere massacrati. Se questo vi sembra poco chiedetelo ai parenti di chi è morto in quei punti o a chi ha rischiato di morirci.
La postazione è stata messa in un punto in cui, oltre ad un parcheggio, ci sono numerosi incroci, fermata bus di linea ed attraversamenti pedonali.
Lì la gente cammina lungo i marciapiedi e deve poter attraversare, deve poter svoltare a destra e a sinistra per recarsi a casa in tranquillità. Non capiamo come debba essere tutelato l’automobilista che supera i limiti di velocità, mettendo a rischio se stesso e soprattutto gli altri, quando il pedone ed anche altri automobilisti devono essere costretti a rischiare quotidianamente la vita per uscire di casa o per farvi ritorno. Non parliamo di probabilità ma di eventi accaduti e ripetibilissimi, purtroppo.
La “pretesa” della sicurezza dunque non è affatto infondata, come invece vorrebbe farci credere chi scrive contro l’autovelox.
L’intensità del traffico molto elevata e la velocità eccessiva, favorita dalla frenetica corsa quotidiana (forse, chissà, anche da una discesa), non possono essere la scusante per mettere a repentaglio la vita delle persone.
Se l’unico modo per porre un limite a questa tendenza è l’autovelox, ben venga l’autovelox, del resto il miglior modo per non prendere le multe è rispettare le regole (compresi i limiti di velocità).
Non può essere un cavillo di legge a togliere la facoltà di controllare il rispetto dei limiti, oppure dobbiamo pensare che chi reca un rischio o un danno può farla franca mentre chi subisce questa situazione deve sentirsi abbandonato anche da chi può e deve tutelare la vita delle persone?
Caterina Batassa, Nicola Bonaventura, Iliana Modanesi ed altri cittadini di Monteromano