Riceviamo e pubblichiamo - Non voglio esprimere valutazioni personali sulle ragioni che hanno spinto alcuni esponenti della maggioranza ad uno strappo tanto grave.
Ognuno, di fronte a tali decisioni deve rispondere, innanzitutto, alla propria coscienza.
Mi limito, semplicemente, a fare alcune brevi considerazioni sugli effetti immediati che la fine traumatica della legislatura potrebbe provocare, ricordando, comunque, che la città si trova davanti ad una prospettiva tutt’altro che rassicurante, rappresentata dalla impellente scelta sulla centrale a biomasse: una situazione che le recenti dichiarazioni rese alla stampa sulla questione dall’ex assessore regionale Luigi Daga, persona non abituata a parlare a sproposito, contribuiscono a rendere ancor più inquietante.
Premettendo che tra i meriti di questa amministrazione va ascritto il risanamento delle casse comunali, trovate, al momento dell’insediamento, sull’orlo del dissesto, ciò che mi preoccupa è il rischio concreto che la crisi possa bloccare i progetti importanti ai quali avevamo affidato gran parte del futuro socio-economico di Tuscania.
Mi auguro, nell’interesse dei cittadini, che la fine anticipata della consiliatura non ne pregiudichi il cammino, anche se, è ovvio, questi subiranno, quanto meno, un rallentamento. Per quanto mi riguarda, continuerò a lavorare affinchè gli impegni assunti in questo senso vengano mantenuti.
Regino Brachetti
Presidente del Consiglio comunale