- “Quanto accaduto, giovedì sera, durante la seduta del consiglio comunale costituisce una sconfitta per tutta la città e per la democrazia”.
Queste le parole del presidente del consiglio Alessandro Dinelli, all’indomani dell’assise comunale che si è svolta giovedì sera.
“L’amministrazione comunale e la maggioranza consiliare afferma - hanno tentato, fin dalle prime battute della seduta, di costruire condizioni di dialogo e confronto nuove, tanto con i movimenti che con l’opposizione.
Dispiace veramente che questo atteggiamento non sia stato colto ed anzi sepolto sotto un ingiustificato quanto ignobile lancio delle monetine”.
“Siamo certi continua - che tale gesto non rappresenti i nostri cittadini. Siamo convinti che su temi importanti e nevralgici come quello della riconversione a carbone, sia inutile e dannoso alimentare un clima di contrapposizione e di insulto.
La maggioranza ha tentato, ieri sera, di riannodare i fili del dialogo sulla base di una posizione chiara e concreta. Una posizione, quella della richiesta dell’apertura della via sull’intero territorio che la maggioranza ha approvato - da più parti invocata e caldeggiata.
Non si capisce, quindi, il motivo della contestazione. Di fronte ad un importante passo in avanti abbiamo registrato l’ennesimo, incomprensibile no.
Diviene estremamente difficile, dunque, allontanare il sospetto che vi sia una strategia ben precisa al fondo di questa vicenda. Una strategia che non riconosce come obiettivo prioritario la lotta contro la riconversione.
Certamente non è nostra intenzione generalizzare e siamo convinti che questo “prurito” non riguardi tutti, ma senza dubbio c’è chi ha nel suo mirino non tanto Enel ed il carbone, ma l’amministrazione comunale”. “Invitiamo tali soggetti a ripensare il proprio ruolo. conclude - La spaccatura che si sta allargando all’interno della città è un vero insulto per tutti.
In questi momenti si dovrebbe tentare tutti -istituzioni, comitati e cittadini - di rimettere al centro le ragioni del dialogo e del confronto. Dilaniare e squarciare il tessuto sociale è inutile e dannoso. Abbiamo affrontato il consiglio cercando di mettere al centro queste ragioni.
Siamo veramente amareggiati che non siano stati fatti gli sforzi necessari per comprenderle. Il lancio delle monetine è stato un ignobile gesto. Una pagina buia della nostra storia”.