- La procura della Repubblica di Viterbo avrebbe aperto un'inchiesta su sei presunti casi di malasanità.
I casi sarebbero avvenuti nel reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale Belcolle.
I casi, di cui tre si riferiscono a donne extra comunitarie, sono stati segnalati alla magistratura dal Cosnil (Sindacato nazionale delle colf e delle badanti).
L'inchiesta è coordinata dal pm Stefano D'Arma.
E' quanto è stato reso pubblico da un lancio Ansa di questo pomeriggio, in cui vengono ascoltati i responsabili del Cosnil.
''Riteniamo - ha detto il responsabile regionale del Cosnil Filippo Ortenzi - che le immigrate coinvolte siano di più''.
L'inchiesta sul reparto di ostetricia e ginecologia di Viterbo, sempre secondo l'Ansa, ha preso il via dalla denuncia presentata dai legali di Simona Nagit, la colf romena 31enne che si sarebbe vista negare un parto cesareo e che ha dato alla luce una bimba, Ionella, che è stata dimessa oggi pomeriggio, con gravi danni cerebrali.
''Dopo la denuncia della signora Nagit - spiegano al Cosnil secondo l'Ansa - abbiamo ricevuto altre segnalazioni di casi anomali che potrebbero essere accaduti all'ospedale Belcolle che abbiamo segnalato alla magistratura".