- Come vive la sua fede in rapporto alla cultura del suo tempo un prete? Che cosa vuol dire essere uomo di cultura per un prete?
E’ intorno a questi problemi che si svilupperà l’incontro del 25 giugno 2008 che prende l’avvio dalla presentazione del volume Giovanni Antonazzi tra storia e memoria (Manziana, Vecchiarelli Editore, 2008). Perché Giovanni Antonazzi è stato un prete che si è posto con chiarezza il problema del rapporto tra fede e cultura, nel corso della sua vita spesa tra Viterbo, Roma e Morlupo.
Il volume sarà presentato presso la Sala conferenze del Centro diocesano di documentazione, a Palazzo papale, mercoledì 25 giugno 2008, alle ore 16.30 grazie alla collaborazione del Centro di ricerche per la storia dell’Alto Lazio, del Centro diocesano di documentazione e dell’Editore Vecchiarelli.
Presiederà l’incontro il vescovo Mons. Lorenzo Chiarinelli; illustreranno il volume Paolo Vian della Biblioteca apostolica vaticana e Luciano Osbat dell’Università della Tuscia (analoga iniziativa è prevista nella diocesi di Civita Castellana dove Antonazzi risiedeva, il prossimo 11 luglio).
Mons. Antonazzi era nato a Morlupo il 13 settembre 1913. Vice rettore al Pontificio seminario regionale della Quercia, poi Economo al Collegio Urbano di Propaganda Fide a Roma e infine Pro-Segretario all’Economia nella Congregazione di Propaganda Fide dove rimase fino al 1975 quando si dimise, sorprendendo tutti, per dedicarsi totalmente agli studi. Centinaia i suoi scritti, una quindicina i volumi che lo vedono come autore.
Una storia “alta” la sua, di momenti forti e di figure-guida accanto ad una storia quotidiana e talvolta una storia umile, una storia di famiglie e di lavoro, una storia di chiese e di preghiere, una storia dai ritmi lenti e talvolta quasi immobile. In questi studi si esprimeva in parte anche la natura della sua fede che era fortemente legata alle sue origini e all’ambiente nel quale era vissuto da giovane (la cultura contadina del Lazio del primo novecento) ma che sapeva guardare ai traguardi alti, alle mete lontane.
L’incontro sarà un’occasione per ricordare queste figure di preti e di cittadini che hanno onorato con la loro esperienza la Chiesa e la società del loro tempo.