Riceviamo e pubblichiamo - Non rilevo del contrasto tra le mie dichiarazioni e la revisione dell’Aia e le nuove prescrizioni che il Ministero dello Sviluppo Economico ha richiesto all’Enel anche se, date le polemiche sollevate, il chiarimento del ministero è stato assolutamente opportuno.
Si sta facendo molto evidente la voglia di strumentalizzare politicamente qualsiasi azione, compresa l’attenzione che il ministero ha voluto garantire al nostro territorio e alle richieste di rigore e tutela della salute in sede di attivazione della centrale.
Ho affermato che il ministero ha richiesto all’Enel una nuova Valutazione d’impatto e compatibilità ambientale limitatamente ad alcuni agenti inquinanti. Dice il provvedimento del ministero: “…si è rilevata la mancata indicazione nel provvedimento di autorizzazione di alcuni inquinanti ritenuti significativi nell’assetto di esercizio del carbone, con fissazione dei relativi valori limite”……omissis……..”l’aggiornamento dovrebbe intervenire ed avere efficacia entro la fase di avviamento degli impianti nel nuovo assetto a carbone”.
Il decreto individua questi inquinanti in arsenico, cloro, fluoro unitamente ai rispettivi composti. Questo e diverse altre prescrizioni contiene il decreto che, ovviamente, non può negare autorizzazioni già legittimamente ottenute.
Non ho detto, e non intendevo dire, che si sarebbe proceduto ex novo e per intero ad una nuova Via fatto che, ovviamente, sarebbe stato in contrasto con quanto da me affermato poi, e cioè che la centrale a luglio inizierà a funzionare, sebbene a gas.
Lungi da me il voler dire cose non vere e creare false aspettative nelle popolazioni. A tutti quegli agricoltori, operatori turistici, cittadini e commercianti, che mi hanno chiesto di intervenire, ho sempre risposto che è assolutamente difficile, praticamente impossibile, bloccare un’opera che ha visto un iter così lungo e trasversale a governi e amministrazioni.
E’ anche superficiale sostenere che le nuove valutazioni di compatibilità, richieste nel decreto, non sono ordinari aggiornamenti di autorizzazioni ottenute perché il Ministero ha riservato particolare attenzione e puntualità nelle richieste di adempimento.
Rivendico onestà intellettuale, politica e di atteggiamento su questo argomento sul quale non ci siamo mai spinti, al contrario di altri (questi sì, millantatori dell’utopia) a promettere l’impossibile o a divulgare strumentalizzazioni di sorta.
Nell’interesse comune credo che tutti dobbiamo esercitare il diritto e il dovere di controllare che, in questa fase delicata, tutti gli Enti e organismi assolvano al meglio i compiti richiesti.
Laura Allegrini