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Stefano Di Meo |
Riceviamo e pubblichiamo - Si è svolto sabato 21 giugno il V° Congresso Provinciale del Pdci.
Il Congresso, in preparazione di quello nazionale che si terrà a Salsomaggiore il 18, 19 e 20 luglio 2008, dal carattere straordinario, nasce dall’esigenza di riorganizzare il partito dopo il fallimento del progetto La Sinistra L’Arcobaleno, che ha portato alla sconfitta elettorale nell’ultima consultazione nazionale.
Due le mozioni in discussione: quella presentata da Katia Bellillo ed altri che va nella direzione di costituire un soggetto plurale della sinistra e che ripropone in sostanza il percorso aperto con La Sinistra L’Arcobaleno, e l’altra, uscita dal Comitato Centrale del 7 e 8 giugno scorso, che si rivolge a tutti i comunisti, in particolar modo ai compagni del Prc (non a caso il tema della mozione è: “Ricostruire la sinistra: comuniste e comunisti, cominciamo da noi”) e che propone la costituzione di una forza dove l’identità comunista, con le sue lotte, i suoi ideali e i suoi principi siano il collante di una nuova rinascita.
Oggi che il governo in carica, dopo un inizio “mellifluo”, getta finalmente la maschera e ripropone con sufficiente chiarezza il suo profilo reazionario, c’è bisogno di una sinistra forte, unita, comunista, che sappia fare da contraltare all’opposizione/non opposizione dal carattere troppo “americanizzante” del Pd veltroniano.
Pd che deve essere l’interlocutore primario di una nuova politica delle alleanze, che vanno ricercate però sui contenuti e sulle proposte programmatiche e non su una generica appartenenza di campo, anche in considerazione dell’ulteriore spostamento al centro della linea politica del Pd.
In questa ottica la nuova forza comunista dovrà essere da stimolo e incalzare il Pd sui quei contenuti che hanno portato il nostro elettorato a una sorta di scoramento e lo hanno spinto a indirizzare altrove le proprie speranze e la propria rappresentanza.
Dal Congresso Provinciale della Federazione di Viterbo è emersa l’unanime adesione alla linea uscita dal Comitato Centrale, mentre nessun voto è andato alla mozione Bellillo.
Nella stessa assise si è avvertita l’esigenza di dar vita a una segreteria allargata che possa svolgere anche le funzioni precedentemente attribuite alla Direzione, mentre è stato creato un Comitato Federale più snello per garantire una migliore funzionalità organizzativa.
Nessuna novità invece per ciò che riguarda i quadri dirigenti, con Stefano Di Meo e Radames Petti riconfermati all’unanimità rispettivamente alla carica di segretario e vice segretario provinciale
Così anche per Paolo Egidi, riconfermato presidente.
L’appuntamento è ora fissato per il Congresso nazionale che sancirà l’avvio della nuova fase politica.
Segreteria provinciale Pdci - Viterbo