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Gabriela Grassini
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- Talete, un altro buco nell’acqua.
Manca il numero legale e l’assemblea dei soci salta.
All’ordine del giorno, tra l’altro, l’approvazione del bilancio, la ricapitalizzazione e la nomina del nuovo cda.
Ma stamani è saltato tutto. Mentre per la società idrica il futuro si fa sempre più scuro.
Essendo straordinaria, perché fosse valida, era necessario il 50% dei soci. Invece alle nove i sindaci presenti erano pochissimi e alle 9.40 il notaio ha dichiarato deserta l’assemblea. Stavolta non c'erano nemmeno gli operai, che sono arrivati soltanto verso le undici.
La riunione è stata rinviata al diciotto luglio.
Nel frattempo la ricapitalizzazione (con le relative quote da versare) dovrebbe passare per i rispettivi consigli comunali.
Ma il trenta giugno non doveva essere il termine ultimo per approvare il bilancio?
“Le scadenze che fin qui sono state dette, sono tutte chiacchiere”. Taglia corto Gabriela Grassini, sindaco di San Lorenzo nuovo, uno dei pochi presenti.
“Talete continua - dallo scorso anno non opera. Perché ha il capitale sociale azzerato. Come fa ad andare avanti? Dallo scorso mese di luglio è a zero”.
E il termine ultimo per il bilancio, al 30 giugno? “Con il cda decaduto ricorda la Grassini è tornato in vigore il vecchio statuto, quello antecedente al 20 novembre. Statuto che non prevede la proroga di 180 giorni dall’inizio dell’anno finanziario per approvare il bilancio. Va fatto entro 120 giorni. La scadenza è al 30 aprile”.
Quindi già siamo ampiamente fuori tempo massimo.
“E se non si approva osserva il sindaco di San Lorenzo Nuovo si va in pre liquidazione. Chi è in cerca d’applausi da parte dei lavoratori dice altro.
Il problema vero è che s’improvvisa troppo. Si prendono solo decisioni estemporanee. Adesso, per esempio, si passa per i consigli comunali la decisione di ricapitalizzare, senza che il bilancio sia stato approvato”.
Entro il 18 luglio i comuni devono trovare i soldi per la ricapitalizzazione, attraverso una variazione di bilancio.
“Basta con i colpi d’improvvisazione. Così non si risolvono i problemi. Mi trovo d’accordo con Ugo Sposetti quando sostiene che occorre una due diligence”.
Intanto il tempo passa e all’orizzonte si profila la nomina di un amministratore unico.
Basterà a salvare Talete?