- "A seguito dei rincari dei prezzi, tre italiani su quattro hanno cambiato le abitudini alimentari principalmente variando il menu della spesa, aumentando l'attenzione riposta nella lettura dell'etichetta e prestando più attenzione alla provenienza dei cibi a favore di quelli locali".
È quanto afferma Leonardo Michelini, presidente della Coldiretti di Viterbo, nel commentare i dati Istat sui consumi sulla base dell'indagine Coldiretti-Swg su “Le opinioni di italiani e europei sull'alimentazione”.
"I cambiamenti nel comportamento di acquisto sono giustificati dal fatto - rileva la Coldiretti - che l'alimentare è la seconda voce dopo l'abitazione e assorbe il 19% della spesa mensile totale delle famiglie per un valore che è stato nel 2007 di 466 euro al mese (467 nel 2006) destinati nell'ordine principalmente all'acquisto di carne per il 23%, di frutta e ortaggi per il 18%, di pane e pasta per 17%, di latte, uova e formaggi per il 14%.
Se complessivamente la spesa alimentare è stagnante, le quantità portate a casa dalle famiglie per effetto dell'aumento dei prezzi sono in calo anche per via del crollo dei consumi di pane (- 6,3% nel 2007 ), verdure (- 4,2%) e vino (- 4,6%), sulla base delle elaborazioni Coldiretti su dati Ismea Ac Nielsen relativi agli acquisti domestici nel 2007.
Nella busta della spesa delle famiglie italiane - precisa la Coldiretti - c'è più pollo (+3,8%), frittata (+ 4,2% per le uova) e acqua minerale (+ 1,6%) mentre calano pane, verdure e vino, ma anche pasta di semola (-2,6%), burro (-3,6%), frutta (- 2,5%) e olio di semi (-5,6%).
Sostanzialmente stabili le quantità acquistate di riso ( -0,4%), latte e derivati (+0,9%), prodotti ittici (-0,8%) e olio di oliva (-1,7%).
Secondo uno studio della Coldiretti dei circa 466 euro al mese che ogni famiglia destina per gli acquisti di alimenti e bevande, oltre la metà, per un valore di ben 237 Euro (51%), va al commercio e ai servizi, 140 (30%) all'industria alimentare e solo 89 (19%) alle imprese agricole.
Questo significa chiaramente che i prezzi aumentano in media di cinque volte dal campo alla tavola con una tendenza che - conclude Romano Giovannetti, direttore della Coldiretti di Viterbo - si è accentuata nel tempo ed è quindi necessario lavorare per rendere più chiaro e diretto il percorso del prodotto con l'etichetta di provenienza, ma anche intervenire sulle filiere inefficienti che perdono valore senza ritardare le necessarie ristrutturazioni".
La spesa delle famiglie italiane in alimenti e bevande
Prodotti
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PERCENTUALE SU SPESA ALIMENTI
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Carne
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23
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Pane e trasformati di cereali
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17
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Latte, formaggi e uova
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14
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Ortaggi, frutta e patate
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18
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Pesce
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9
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Bevande
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9
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Zucchero, dolciari e caffè
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6
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Oli e grassi
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4
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Totale
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100 (467 euro)
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