Riceviamo e pubblichiamo - Spulciando qua e là per verificare quali richieste negli anni il nostro comune ha inoltrato alla Regione, abbiamo verificato che non ha mai chiesto contributi per la formazione dello strumento urbanistico comunale, ossia per la realizzazione del nuovo piano regolatore.
Così facendo, l'amministrazione ha rinunciato ai 63mila euro previsti quale contributo per i comuni fra i 10mila e i 20mila abitanti che fanno richiesta sulla legge regionale specifica (L.R. 55/76), preferendo le marchette elettorali alla programmazione del territorio.
Eppure, nel 1999, al momento del suo insediamento, la giunta Giampieri si impegnò ad adottare un nuovo piano regolatore in sostituzione di quello vigente, che ha più di trenta anni ed è ritenuto da tutti sovradimensionato.
Nulla di quanto promesso è stato fatto.
La giunta Giampieri ha preferito lavorare con le varianti al piano regolatore per rispondere a singoli interessi anziché all'interesse generale dell'intera città, che ancora oggi aspetta di conoscere cosa dovrà diventare nei prossimi anni Civita Castellana, sul piano delle opere come su quello della programmazione industriale e dei servizi sociali.
Sicuramente, per salvare la faccia, la giunta prima di andarsene assegnerà qualche consulenza, con i soldi dei cittadini, per la realizzazione di un piano regolatore che doveva presentare dieci anni fa e non oggi.
Danilo Corazza e Francesco Romito
Consiglieri comunali Rifondazione Comunista