Riceviamo e pubblichiamo - I disagi sulle strade rurali del nostro Comune, dovuti allo stato di mancata manutenzione e di abbandono da parte delle autorità Comunali preposte al controllo e alla prevenzione dei pericoli, diventano sempre più evidenti specialmente nei periodi primaverili ed estivi.
Anche quest’anno, infatti l’attraversamento di tali strade da parte dei cittadini è stato reso particolarmente impervio e di conseguenza pericoloso a causa della mancata manutenzione e dell’atteggiamento di totale indifferenza, da parte del Comune.
In base ai Regolamenti vigenti, riguardanti la manutenzione delle strade rurali, spetta ai proprietari terrieri mantenere i propri confini in modo tale da impedire “il cedimento del terreno o l’ingombro del fosso o del piano stradale”.
In virtù di tali regolamenti sono i proprietari stessi, quindi, responsabili delle strade e delle siepi adiacenti. Lasciare però i cittadini in balia di tali criticità , in assenza totale di supervisione e di controllo affinchè vengano rispettati i regolamenti, ci pare essere un atteggiamento grave e irresponsabile.
Infatti, i criteri generali dei regolamenti comunali in materia, prevedono che sia il Comune l’autorità di controllo preposta ad accertare che le norme vengano rispettate da parte di tutti, ed è il Comune stesso che deve occuparsi della manutenzione delle strade rurali e del taglio dei cespugli laddove i proprietari terrieri risultassero inadempienti.
I regolamenti indicano infatti che il Comune, una volta sollecitato il proprietario che risulti inadempiente allo sgombero del tratto di propria pertinenza, deve intervenire a proprie spese chiedendo in seguito il carico economico sostenuto al cittadino trasgressore.
Evitare di occuparsi dei problemi che riguardano l’intera comunità, a volte per il “quieto vivere” causa disinteresse e inequità.
Molti sono infatti i proprietari terrieri che rispettano puntualmente tali normative a loro carico, ben consapevoli del fatto che causare un intralcio alle sede stradale è rischioso per tutti; ma come devono sentirsi i cittadini che compiono sempre il proprio dovere, in questo caso a proprie spese, quando vedono che i loro sforzi non vengono ripagati e le strade continuano ad essere impervie e rischiose?
Come si deve interpretare l’atteggiamento di chi, preposto ai controlli e alla manutenzione coattiva laddove necessario, non interviene magari per ragioni implicite di “diplomazia partitica”? Perché il Comune non si occupa della manutenzione delle aree rurali in un contesto cittadino che vive immerso nel verde?
Un anno fa, sempre nello stesso periodo, abbiamo segnalato lo stato di abbandono del Parco Pubblico di Celleno, in località Acquaforte, la manutenzione di tale area è di competenza esclusiva del Comune, non dei cittadini e quindi ancora più grave risulta l’inadempienza.
È trascorso un intero anno da quella segnalazione, nulla è stato fatto; eppure sarebbe dovuto accadere poiché questo è il periodo in cui potrebbero recarvisi i cittadini per intrattenersi all’aperto.
Non solo i cittadini potrebbero recarvisi ma anche i non residenti.
Certo è che se si vuole richiamare l’attenzione dei non residenti sarebbe opportuno riportare alla luce le caratteristiche che contraddistinguono il nostro ambiente naturale, paesaggistico e di benessere quali le fonti ferruginose già conosciute agli etruschi.
Mauro Cappuccini
Consigliere comunale Popolo della Libertà-