Riceviamo e pubblichiamo - C'era una volta Castiglione.
Potrebbe essere l'inizio di una bella favola. Ormai però delle favole resta ben poco...
Questo piccolo paese, sdraiato come un gatto nel tepore della Teverina, è stato per tanto tempo una realtà economica fra le più fiorenti della zona.
In pochi anni, Castiglione si era trasformato in una civiltà orgogliosa di se stessa, affrontando e vincendo tante quotidiane battaglie.
Sono fioriti i giardini, cresciuti i palazzi, si sono accese le luci di tante vetrine.
E adesso non resta che la muta impronta di quanto hanno lasciato gli altri, perché quelli che ci sono ora non sono in grado di costruire nulla!
Dappertutto c'è incuria, sporcizia, addirittura il centro storico è minacciato dal pericolo di incolte sterpaglie.
Giardini pubblici devastati, panchine bruciate, lampioni rotti, tombini ostruiti, bottiglie vuote e altri tipi di rifiuti sono disseminati qua e là.
Per non parlare degli schiamazzi fino a notte fonda.
Oggi non si trova più pace neanche nei luoghi sacri, ove le spoglie dei nostri cari sono circondate da erba non tagliata da tempo, dall'incuria e dall'offesa della dimenticanza.
Solo ad agosto e a maggio, verrà risistemato il "look" del paese per l'approssimarsi di feste patronali e sagre, onde regalare una parvenza di effimero ripristino.
Ci piacerebbe sapere dove le autorità dirigono il proprio sguardo per non vedere tutta questa noncuranza!
Popolo delle Libertà Castiglione in Teverina