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Giuseppe Fraticelli presidente della Talete
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- Talete, operazione verità.
A pochi giorni dall’assemblea dei soci fissata per il 21 luglio, prova senza appello sul futuro della società idrica, il presidente Giuseppe Fraticelli riunisce attorno a se cda, il collegio dei revisori e rappresentanti sindacali, per spiegare, carte alla mano, qual è la reale situazione della società.
L’invito è stato esteso anche ai sindaci. In sala non ce ne sono molti.
A chi ventila di un buco da cinque, se non sei milioni di euro, Fraticelli risponde con il bilancio 2007. Certificato dai revisori dei conti. Che parla di un solo milione di disavanzo.
“Cifra spiega riferita a tre annualità. E relativa al fatto che Talete l’abbiamo messa in piedi dal nulla, sostenendo spese d’avviamento. Un indebitamento fisiologico.
E la situazione patrimoniale al 31 marzo 2008 vede un utile di 40mila euro”. Con buone prospettive di recupero. “Perché più il servizio va a regime e più i conti migliorano”.
Come dire, che se anziché diciassette, avessero ceduto il servizio molti altri comuni, oggi la società avrebbe ancora meno problemi. Con un margine di fatturato maggiore, come spiega Grazini, presidente del collegio revisori.
Poco calzante per Fraticelli, la definizione di carrozzone. “Ci si accusa di avere fatto assunzioni facili prosegue tutto falso. Il nostro personale è quello che per decreto ha stabilito la Regione. Lavoratori passati a noi dalle precedenti gestioni. Dovevano essere molto di più, perché si devono sommare quelli di Cobalb e Siit, società ancora non confluite. E in larga parte, i nostri sono tecnici, che fanno uno sforzo encomiabile, visto che siamo sotto organico”.
Mentre uno sforzo lo stanno facendo i dirigenti per non perdere i tredici milioni e mezzo di finanziamento regionale per le opere di depurazione. Entro il trenta settembre le opere andavano appaltate.
“Procederemo a stralci spiega Salcini con il primo che riguarda Civita Castellana, quindi il secondo a gennaio 2009”.
Il messaggio è chiaro. “Talete è sana sostiene il consigliere Mario Soggiu e deve andare avanti. Nei comuni dove operiamo l’utenza è soddisfatta e le tariffe sono le più basse della regione. Le carte parlano chiaro. Non lo diciamo per un nostro tornaconto. Siamo a fine corsa. Il 21 dovrà essere eletto il nuovo cda”.
Oltre a dover essere approvato il bilancio e l’aumento di capitale per un milione e mezzo di euro.
E se i sindaci soci non dovessero farlo. “Si portano i libri in tribunale dice Fraticelli senza sapere cosa succederà e chi gestirà il servizio dal giorno dopo”.
Due sarebbero le strade. “O arrivano i privati spiega il sindaco di Canepina Palozzi - o una società mista. Ipotesi entrambe da evitare”. Ai sindaci l’ultima parola.