- In un incontro con il presidente e il segretario generale della Camera di commercio, è stato presentato da Associazione panificatori e Fipe confcommercio, un progetto per promuovere la qualità dei prodotti da forno e dei servizi a marchio Tuscia Viterbese.
E se un posto d’onore, nella lista dei dessert proposta nei ristoranti e nelle trattorie della provincia di Viterbo, fosse riservato ai dolci locali, dai classici tozzetti con le nocciole dei Cimini alle ciambelline al vino?
L’idea, semplicissima, non ha trovato finora molti sostenitori.
Eppure potrebbe contribuire, se realizzata, a valorizzare i nostri prodotti tipici e la professionalità degli operatori della ristorazione.
A questi ultimi, il turista enogastronomico chiede, oggi, una cura particolare della qualità, sin dalla scelta delle materie prime, e menu legati al territorio.
E’ nata così la collaborazione tra l’associazione provinciale dei panificatori e pasticceri di Viterbo, aderente alla Cna, e la Fipe Confcommercio per un progetto che vedrà al lavoro, nella prima fase, gli imprenditori licenziatari del marchio collettivo Tuscia Viterbese, marchio di qualità della Camera di commercio di Viterbo.
E proprio al presidente dell’ente camerale, Ferindo Palombella, e al segretario generale, Franco Rosati, l’iniziativa è stata illustrata dal presidente della Fipe Confcommercio, Antonia Biritognolo, e da quello dell’Associazione panificatori, Mario Proietti, accompagnato dal vice, Claudio Cavalloro, presente il segretario della Cna, Adalberto Meschini.
Mentre ciascuna associazione sarà impegnata per stimolare, tra i propri associati, nuove adesioni al marchio, sarà messo a punto un accordo tra panificatori e pasticceri da un lato e pubblici esercenti dall’altro, affinché sui tavoli dei ristoranti compaiano il pane fragrante dei forni artigianali e, a fine pasto, magari serviti in un cestino creato nei laboratori artigiani di ceramica artistica a marchio, i dolci delle aziende del circuito Tuscia Viterbese.
Non solo: i clienti potranno acquistare, nello stesso locale, una bella confezione dei prodotti da forno e da pasticceria degustati.
Un opuscolo spiegherà i metodi di lavorazione e le caratteristiche degli ingredienti utilizzati.
“Dobbiamo darci da fare per valorizzare i nostri punti di forza: la qualità e la tipicità delle produzioni alimentari, così come le competenze delle imprese dei servizi”, hanno affermato i responsabili delle associazioni, evidenziando il valore dell’aggregazione di imprese di diversi settori nell’ottica di una crescita della cultura dell’accoglienza.
Palombella e Rosati hanno apprezzato il progetto, in perfetta sintonia con gli obiettivi del piano di promozione della Tuscia Viterbese che l’ente sta attuando, e assicurato il loro sostegno.