- Signor sindaco e assessore Meroi, da anni ormai l’installazione di nuovi impianti per telefonia mobile nella nostra città genera spesso allarmismo tra i cittadini, a causa dell’incolumità della salute pubblica e per la profonda degenerazione di impatto paesaggistico ambientale provocata che tali impianti producono con successivo deprezzamento delle proprietà immobiliari.
Pur conoscendo le ristrette capacità di azione, che un’amministrazione pubblica come la nostra può proporre su questa delicata materia per il fatto che:
Il decreto legislativo259 del 1 Agosto 2003 (Gasparri), considera tali impianti e la telefonia mobile in generale, come un “Bene di pubblica utilità”.
A livello scientifico sono pochi i dati certi sulle reali possibilità di rischio alla salute pubblica che tali impianti producono.
L’attuale regolamento comunale sulle antenne redatto dalla precedente amministrazione prevede la sola protezione di “Siti protetti”e non di “Aree protette”.
La precedente amministrazione non ha mai redatto un proprio piano urbanistico che avesse riservato per la città di Viterbo aree specifiche da destinare a tali impianti.
La mia proposta che interroga oggi e sensibilizza la nuova amministrazione è : E’ arrivato il momento dinanzi a tanto disagio più volte rappresentato dai cittadini, anche con la creazione di comitati spontanei, è arrivato il momento di dotare anche il nostro territorio della città di Viterbo di un nuovo regolamento che rappresenti un vero e proprio “Strumento urbanistico”, che tuteli fino infondo i disagi dei cittadini rappresentati in premessa, e vada ad individuare:
Aree specifiche sul nostro territorio, da riservare alle installazioni di tali impianti, che consentano di decongestionare l’attuale situazione che insiste sulla città, permettendo il riposizionamento di quegli impianti che oggi creano disturbo e conflitto tra amministrazione e cittadinanza per i motivi in premessa specificati.
L’individuazione di ulteriori “Siti sensibili” (Scuole, ospedali, strutture di pubblica utilità), non compresi nell’attuale regolamento.
L’individuazione di “Aree protette” nel territorio della nostra città, da individuare attorno ai “Siti Protetti”, già esistenti nell’attuale regolamento e in riferimento ai nuovi da inserire, (come per esempio il campo scolastico di Viterbo).
La dimostrazione concreta con cui l’argomento potrebbe essere affrontato seriamente e definitivamente, con la stesura di un nuovo regolamento, e su cui interrogo oggi l’assessore competente sulle reali intenzioni che l’amministrazione vorrà intraprendere; trova forza e convinzione politica nel D.P.R del 6 giugno 2001 N°380, che definisce tali impianti assimilati ad ogni effetto alle “primarie opere di urbanizzazione”, di cui all’articolo 16 comma 7 dello stesso.
Sull’attuale interrogazione chiedo di ascoltare il parere dell’assessore competente in materia Meroi.
Fabrizio Fersini