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Ugo Sposetti
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Riceviamo e pubblichiamo - Alla luce di quanto avvenuto nel consiglio comunale di Viterbo di venerdì, contribuirebbe sicuramente alla trasparenza del dibattito politico, e ancor più a un rapido esito di tutta la vicenda, sapere quale siano le vere intenzioni del Partito Democratico riguardo al futuro della Talete spa.
Perché cosa realmente pensi il Pd dell’acqua pubblica ancora non si è capito.
Impossibile dedurlo dalle dichiarazioni ufficiali rilasciate dai vari esponenti politici in ogni occasione.
Affermazioni finora sempre favorevoli a proseguire il cammino della Talete a cui sta seguendo in questi giorni l’assunzione di posizioni perfettamente contrarie.
Il riferimento è, chiaramente, al voto contrario espresso da Ugo Sposetti, e da tutto il Pd nel consiglio comunale di ieri, alla delibera che avrebbe dovuto autorizzare il sindaco Marini a partecipare all’assemblea dei soci che il 21 luglio dovrà decidere la ricapitalizzazione della Talete.
Quello di Sposetti e compagni è stato un no. Un no all’acqua pubblica.
Perché se i sindaci dei vari Comuni alla prossima assemblea non voteranno la ricapitalizzazione, molto probabilmente, l’esperienza della Talete può considerarsi conclusa.
Ma il no di Sposetti apre altri e più interessanti interrogativi dal momento che va a bocciare in consiglio comunale la delibera e il principio che il suo compagno Mazzoli ha cercato di far approvare a tutti i costi, anche senza il parere del responsabile del servizio finanziario, nel consiglio provinciale di lunedì.
Ora viene spontaneo chiedersi perché Sposetti e Mazzoli abbiano delle idee così diverse su un argomento importante come quello dell’acqua.
Forse la disorganizzazione all’interno del Pd è tale al punto che la mano destra non sa cosa fa la sinistra o c’è dell’altro?
Come ad esempio la necessità di attenersi, solo formalmente, a un’etica morale e politica che induce a favorire una soluzione pubblica della gestione idrica, mentre segretamente si rema contro corrente per favorire altre soluzioni?
L’interrogativo non è di poco conto, se si considera che in gioco ci sono gli interessi dei cittadini di tutta la provincia.
Ma non dovremo aspettare molto per capire quale sia il vero volto del Pd.
Lunedì torna in consiglio provinciale l’approvazione della delibera tanto discussa.
Vedremo cosa deciderà Mazzoli.
Se seguire le orme del suo maestro o smentirlo clamorosamente.
In entrambi i casi la situazione risulterà sicuramente paradossale, soprattutto se la vicenda dovesse terminare con un sì dell’uno e un no dell’altro sulla stessa proposta.
Francesco Battistoni
Consigliere provinciale Forza Italia verso il Pdl