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Mario Ricci
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- In merito alla notizia sull’esito del Congresso di Rifondazione Comunista della Federazione di
Viterbo precisiamo quanto segue.
L’annullamento dei 12 voti del congresso di circolo di Acquapendente, che è servito a ribaltare l’esito dei congressi nella nostra provincia a favore della mozione Ferrero, rappresenta una violazione della democrazia interna e dei diritti individuali degli iscritti.
Con un atto burocratico immotivato, fuori dal tempo e dalla Storia (tutti gli iscritti del congresso di Acquapendente avevano diritto di voto come certificato all’unanimità nella commissione del congresso), si è tentato di rovesciare il significato politico della volontà delle iscritte/i del Prc nella provincia di Viterbo.
Il segretario uscente Ricci è stato riconfermato solo da una parte del comitato politico federale atteso che la mozione Vendola non ha partecipato al voto per protesta, per il rifiuto della nostra proposta di ricomposizione unitaria del partito che, attraverso un’ampia consultazione, individuasse candidature alla segreteria le più largamente condivise.
Inoltre il comitato federale che ha proceduto alla elezione di Ricci mancava di molti segretari che non sono stati ancora eletti dai rispettivi circoli (Sipicciano-Civitella d’Agliano, Castiglione in Teverina, Oriolo Romano, Orte, Acquapendente).
Una operazione debole che va nella direzione opposta a quella del rafforzamento del partito e dell’intera sinistra.
Le compagne/i che hanno aderito al documento Vendola