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Ugo Sposetti
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- “Il gruppo del Pd non può autorizzare il sindaco a non approvare i bilanci di Cev e Francigena perché di quell’autorizzazione Marini non ha bisogno: ce l’ha già”. Con questo "geniale paralogismo" il capogruppo del Partito democratico, Ugo Sposetti, tenta di spiegare il voto contrario alla proposta di deliberazione presentata oggi in consiglio comunale.
Il capogruppo poi esamina la situazione delle municipalizzate.
“Apprezzo la scelta del sindaco di portare l’argomento in consiglio spiega Sposetti - perché così alla città è stato sottoposto un percorso, che verrà definito da qui al 21 giugno. Ritengo, però, che su Cev e Francigena la giunta sia in ritardo. E’ da settimane che lo ripeto: bisogna agire in fretta. Da quando ne abbiamo iniziato a discuterne, la situazione non è che peggiorata”.
“Quanto ho sentito dire da chi ha responsabilità in materia ( il presidente del Cev) continua - mi preoccupa per il futuro delle società, per il bilancio del Comune e per i lavoratori. Di fronte alla gestione del denaro pubblico e al coinvolgimento di centinaia di famiglie bisogna andare cauti. Lo ha detto bene il vice-capogruppo del Pd, Alvaro Ricci: nella fase in cui delle società facevano parte anche i privati, c’è stato un depauperamento. E’ lì che si è avuto un danno erariale evidente, insieme a un arricchimento di alcuni soggetti, non sta a me dire ora se lecito o no; ce lo comunicherà il sindaco quando tornerà in consiglio con la sua relazione”.
“Capisco anche aggiunge che il sindaco di trovi in forte imbarazzo: prima non c’era, è titolare del 100% delle quote societarie, è lui il responsabile e sa che le decisioni prese avranno ripercussioni sul bilancio comunale. Mi auguro che il piano di cui si parla nella delibera non venga redatto dall’attuale consiglio di amministrazione; sarebbe alquanto anomalo”.
Poi, Sposetti parla di Giancarlo Gabbianelli. “Il presidente del consiglio è assente per giuste ferie ma questa discussione sostiene - avviene con un convitato di pietra: l’ex sindaco avrebbe potuto spiegarci come sono state nominate le società, come si è arrivati a questo punto. Anche lui avrebbe dovuto autorizzare Marini a votare contro i bilanci delle sue società. Ecco, credo che in questa sede sia ora di assumersi le proprie responsabilità”.
Il capogruppo del Pd si degna anche di spiegare la votazione che nel consiglio comunale di venerdì scorso ha riguardato Talete.
“In quell’occasione afferma non abbiamo discusso di acqua pubblica, bensì di come è stata gestita Talete, e in generale di tutte le società che hanno soci pubblici. Abbiamo parlato di amministratori che gestiscono risorse pubbliche. L’errore sta nel tenere in vita Siit e Cobalb, con cda ancora attivi. Questo non dovrebbe esistere”.
Come dire che Sposetti non spiega proprio nulla.