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Il sindaco Ciancolini
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-Vitorchiano chiude i rubinetti della Talete.
Stasera in consiglio comunale si consuma lo strappo con la società idrica. In una seduta straordinaria aperta ai cittadini, il sindaco Gemini Ciancolini chiederà di uscire dalla Talete, donando alla Provincia le proprie quote. Come scritto nella delibera già pronta. Anche se il Comune all’epoca le aveva pagate.
Sindaco Ciancolini, è proprio intenzionato a uscire dalla società? La notte le ha portato consiglio, magari ci ha ripensato.
“Al contrario dice siamo sempre più decisi ad andare avanti. Anzi. Ci dispiace che i partiti e la Provincia prendano posizione prima d’avere sentito i sindaci. Come se non contassero niente. Porterò avanti la battaglia”.
Se Talete fallisce, arrivano i privati. “Io non voglio i privati continua ma non voglio stare nemmeno ai giochi della politica. Vedendo quello che accade, mi pare che si sta procedendo sul filo del rasoio.
Mi raccontano esponenti di giunta, che a Montefiascone per posizionare un tubo discendente nella fogna comunale, prima si spendevano 75 euro. Lo stesso lavoro, tre giorni dopo, quando è subentrata Talete, il vicino ha speso 810 euro. E’ inaccettabile”.
Ciancolini non ci sta e ha pronto anche un referendum.
“Chiederemo ai cittadini cosa ne pensano anticipa abbiamo investito sulla nostra rete idrica, ci siamo dotati di telecontrollo, di un nuovo serbatoio. Prima di passare le consegne abbiamo chiesto garanzie. Che non ci sono state date.
I dubbi, invece, sono tanti. A cominciare dai debiti di Talete. Che potrebbero travolgerci”.
Oltre a restituire le quote, Vitorchiano non ha ancora passato il servizio idrico a Talete.
Per le amministrazioni inadempienti è previsto un commissariamento ad acta. Non è preoccupato?
“Che vengano precisa Ciancolini i cittadini sapranno che fino all’ultimo noi abbiamo lottato.
Ma anche i cittadini sono pronti a manifestare. Decideremo insieme, perché la mia non è una voce solitaria.
E’ sostenuta da tanti, siamo 4500”.