- Bene la Tuscia, peccato che ci sia il Marta.
Buona la qualità delle acque laziali, ma resta molto critica la situazione per le foci dei fiumi. È la chiara valutazione della Goletta Verde, la campagna di Legambiente realizzata la collaborazione del Ministero dell'Ambiente e tutela del territorio e del mare, che ha presentato questa mattina i risultati sulle analisi spot delle acque di balneazione di tutto il Lazio, effettuate dal laboratorio mobile dei biologi del Cigno Verde.
La fotografia del mare laziale è abbastanza soddisfacente: quasi tutti i rilevamenti effettuati sulle acque di balneazione, precisamente 17 su 18, hanno fornito valori dei parametri microbiologici inferiori alla soglia prevista dalla legge. Passando in rassegna le analisi provincia per provincia, sono promosse a pieni voti Viterbo e Latina, le cui acque di balneazione, monitorate rispettivamente in 3 e 6 punti, sono limpide e pulite. Unico punto "leggermente inquinato" di tutta la Regione, in provincia di Roma, lungo il litorale di Fregene.
A far scattare l'allarme però sono, ancora una volta, le foci dei fiumi, che risultano "gravemente inquinate": sia il Tevere (Rm) che il Marta (Vt) hanno fatto schizzare alle stelle i valori di tutti i parametri microbiologici analizzati. Pur essendo per definizione non balenabili, le foci dei fiumi sono l'indicatore della qualità della depurazione e rappresentano spesso il principale fattore di inquinamento dei nostri mari. Come di consueto i biologi del laboratorio mobile del Cigno Verde hanno ricercato coliformi e streptococchi fecali, batteri-spia della pressione antropica sul mare, già previsti dalla legge italiana (Dpr 470/82), ed hanno analizzato anche gli Escherichia Coli, microrganismi che vivono esclusivamente nell?intestino umano, nuovo termine di riferimento della direttiva europea recepita in Italia con il Dlgs 30 maggio 2008 n 116, poiché sono sintomo puntuale di inquinamento antropico.
"Le acque del mare del Lazio sono generalmente in buona salute, ma continuano a preoccupare il degrado e l'inquinamento dei fiumi, che mettono a rischio inesorabilmente tutto il litorale - ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente Legambiente Lazio -. Il Tevere e il Marta monitorati quest'anno sono in condizioni indecenti, con un carico organico troppo alto, che può provocare danni seri all'ecosistema marino. Bisogna subito attuare gli interventi di depurazione già approvati e finanziati, mettendo definitivamente al bando gli scarichi illegali nella nostra regione, ma anche approvando subito la legge regionale sull'abusivismo edilizio, che deturpa il nostro territorio. Non ci si può ricordare del mare solo d?estate: serve una politica complessiva per il litorale, con scelte più coraggiose e serie".
Lotta agli scarichi illegali e alle acque inquinate, ma non solo. Goletta Verde come sempre ha rilanciato battaglie antiecomostri e contro la cementificazione selvaggia, ma anche iniziative di promozione del territorio, tutela della biodiversità, aree marine protette e consegna delle Vele di Guida Blu di Legambiente e Touring Club per le località che hanno saputo rendere il turismo una risorsa intelligente.
In particolare nel Lazio quest'anno Legambiente ha puntato i riflettori sul problema degli accessi al mare negati: sono solo 10 su 53, ossia meno del 20%, gli stabilimenti e le aree in concessione con chioschi liberamente accessibili sui 15 chilometri di lungomare compreso tra Ostia città e Torvaianica, secondo lindagine del 3 luglio scorso, effettuata dai volontari di Legambiente Lazio tra gli stabilimenti del litorale romano. Altre situazioni di spiagge blindate anche a Fregene e Formia. Situazioni positive sugli accessi, invece, sulla costa del viterbese a Montalto e Tarquinia.
"Sullo scandalo degli accessi negati al mare continueremo a vigilare, attendiamo risposte concrete dalle istituzioni per garantire i diritti dei cittadini - ha dichiarato Cristiana Avenali, direttrice Legambiente Lazio -. Mentre da anni si discute dei piani per l'utilizzo degli arenili (PUA) per riaprire le visuali e gli accessi al mare, l'unica cosa concreta rimane il rinnovo delle concessioni demaniali senza che accada nulla.
Soddisfa, da questo punto di vista, la rinnovata volontà della nuova Amministrazione di Nettuno di riaprire l'accesso regolamentato alla spiaggia di Torre Astura con la splendida Oasi di 1.660 ettari chiusa da due anni, un obiettivo per cui Legambiente si è battuta. C?è ancora molto da fare per migliorare il nostro mare, una risorsa importantissima di cui la nostra regione dispone".
Come di consueto nel viaggio anche le "Bandiere nere" ed un "Premio Amico del Mare" sono stati assegnati da Goletta Verde: i poco ambiti vessili neri sono toccati all'amministrazione comunale di Ponza per il continuo dilagare del cemento illegale, 100% degli scarichi civili non allacciati ai sistemi di depurazione, la raccolta differenziata inesistente e politiche energetiche antiquate; all'Assobalneari di Roma, per lo scellerato progetto delle cinque isole artificiali al largo di Ostia nel Comune di Roma, mostri di un ettaro ciascuno, che dovrebbero ospitare un casinò, una discoteca, una beauty farm, un "parco marino" e una ludoteca; all'immobiliare Vertulasia srl per la realizzazione di un complesso residenziale abusivo su un terreno fronte mare di circa 15 ettari, lungo la via Flacca nel Parco "Riviera di Ulisse", nonostante la diffida emessa dal Comune di Gaeta; al Campeggio Holiday Village di Fondi, sorto negli anni '70 come semplice camping, oggi divenuto una vera e propria lottizzazione abusiva su terreno demaniale. Premio Amico del Mare a Giuseppe Miliano, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Latina, che da anni, sia in funzione di giudice per le indagini preliminari che di pubblico ministero, svolge importanti e autorevoli inchieste per la repressione dell'abusivismo edilizio in questi territori.
"Purtroppo la soddisfazione per i buoni risultati delle analisi è guastata, oltre che dalle bandiere nere, dalla minaccia del nucleare, che con questo governo torna ad essere concreta anche in Lazio - aggiunge Rina Guadagnini, portavoce di Goletta Verde -. Quella di Borgo Sabotino fu la prima centrale nucleare ad entrare in funzione in Italia e che oggi, al pari degli altri tre impianti chiusi dopo il referendum dell?87, rischia la riapertura secondo le intenzioni del governo Berlusconi.
Il nucleare ci allontanerebbe definitivamente dagli obiettivi che l'Unione Europea auspica di raggiungere entro il 2020: 30% di riduzione di CO2, aumento del 20% dell'efficienza energetica, 20% di energia da fonti rinnovabili. Investire per la realizzazione di nuove centrali nucleari significa rinunciare allo sviluppo delle fonti pulite: non è questo lo sviluppo che vogliamo!".
Prima di lasciare il Lazio alla volta della Campania, infine, Goletta Verde lancia un ultimo monito a favore dell'Area Marina protetta di Ventotene. In particolare si augura che tornando nel Lazio l'anno prossimo possa trovare questa importante area protetta pienamente operativa nella fondamentale opera di tutela e salvaguardia della biodiversità marina.
RISULTATI DELLE ANALISI DI GOLETTA VERDE 2008
Provincia
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Comune
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Località
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Punto
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Giudizio
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VT
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Montalto di Castro
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Spiaggia libera davanti "il Gabbiano"
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VT
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Pescia Romana
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Spiaggia Libera
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*
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VT
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Tarquinia
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Marina Velca
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Stabilimento "Torre del sole"
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*
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RM
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Civitavecchia
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Fosso Marangone
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Spiaggia Libera
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*
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RM
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Santa Severa
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Spiaggia Libera a dx del castello
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*
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RM
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Fregene
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Lungomare Ponente n 9
di fronte parcheggio grande
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**
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RM
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Lido di Ostia
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Stabilimento Kursal
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*
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RM
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Roma
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Capocotta
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Canale prima del primo cancello
venendo da Ostia
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*
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RM
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Roma
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Capocotta
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Lido "Mediterranea"
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*
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RM
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Nettuno
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Bagni "Belvedere"
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*
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RM
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Anzio
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Stabilimento "Fanciulle di Anzio"
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*
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RM
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Lavinio
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Stabilimento "Arcobaleno"
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*
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LT
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Minturno
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Scauri
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Lido "Il Vascello"
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*
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LT
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Gaeta
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Torre Scissura
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Stabilimento "Le Scissure"
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*
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LT
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Sperlonga
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Stabilimento "Valle dei Corsari"
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*
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LT
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Terracina
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Spiaggia "Veneto" a sx del lido Tamoa
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*
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LT
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S.Felice Circeo
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Spiaggia Centrale Maga Circe
(tra Stab. "Cormorano" e Bar "Franco")
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*
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LT
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Sabaudia
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Torre Paola
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c/o lido "Saporetti"
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*
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