Riceviamo e pubblichiamo - Le grandi ammucchiate. Ovvero l’imbarazzo della scelta.
Tuscia Operafestival, Tuscia Film Festival, Caffeina, stagione teatrale di Ferento.
Tutte manifestazioni interessanti, alcune eccelse, le uniche che possono veramente “de-burinizzare”, la nostra città.
Ma, a volte, si impone una scelta: stasera che si fa? Meglio la Boheme a Piazza del Duomo o il Giulio Cesare a Ferento? Bel dilemma!
E pensare che, molti di noi, avrebbero fatto carte false per assistere a tutti e due gli spettacoli!
Perché mi metti insieme Puccini e Shakespeare?
Ai responsabili della cultura delle nostre istituzioni locali: bravi per aver fatto un buon lavoro organizzativo, ma non si potrebbe imporre un calendario di spettacoli distribuendo meglio quelli di maggior attrazione?
E per restare in argomento: la notte bianca.
Evitiamo l’errore/orrore dello scorso anno quando, in piazza del Duomo, durante i “Carmina Burana” , al culmine della sacrale magia della musica di Orff, siamo stati brutalmente disturbati da percussioni Rock provenienti da piazza del Gesù.
Risparmiateci, quest’anno, un’improbabile “mixata” del Requiem di Mozart, magari con la “Polka del Vitellone” di qualche band romagnola.
Quanto meno si aspetti che sia finito il concerto!
L’orchestra e i cittadini viterbesi ne saranno grati.
Maurizio Berni