Riceviamo e pubblichiamo - Gli ecologisti democratici esprimono vivo apprezzamento e grande soddisfazione per il parere favorevole espresso dalla Commissione ambiente della Regione Lazio in merito alla istituzione della Riserva naturale del Parco dell’Arcionello. Si dovrà attendere la discussione in Consiglio, ma certamente la giornata di ieri ha rappresentato un passaggio decisivo in vista del definitivo licenziamento della legge regionale.
Il parere favorevole è un segnale importante non solo per l’iter legislativo che, come ci auguriamo, porterà alla istituzione della Riserva, ma per la stessa politica. Di quella buona politica che riesce a tradurre in atti concreti le esigenze, le aspettative, le speranze di un territorio e dei suoi cittadini destinate, altrimenti, a rimane tali.
La storia di questi anni sull’Arcionello, che ha visto tra i protagonisti alcuni promotori della nostra associazione, Giuseppe Parroncini, Giulia Arcangeli, Tolmino Piazzai, ha rappresentato per la politica l’occasione di riappropriarsi del suo ruolo e della sua dimensione più nobile: quella di cercare e camminare insieme e di sentirsi insieme agli altri.
E’ proprio grazie al lavoro di squadra, all’impegno di tanti, dai comitati alle associazioni, al sapiente e decisivo intervento dei Consiglieri Parroncini e Gigli, che si stanno ponendo le basi per la costituzione dell’area protetta. Per chi come noi concepisce l’ambiente come valore che deve caratterizzare la politica e le sue scelte nonché cultura costitutiva del Pd, l’auspicata istituzione della riserva naturale è l’occasione per una riflessione più ampia.
Rappresenta linfa per la nostra visione del futuro della città e del suo territorio, del suo sviluppo sostenibile, diverso, ordinato, che senza paure sappia aprirsi al nuovo tutelando al tempo stesso la sua storia, il suo passato, le sue bellezze naturali.
Il positivo lavoro svolto sull’Arcionello deve costituire anche l’occasione per un rilancio dell’azione riformista del partito democratico, troppo spesso imbrigliato da questioni legate ad assetti interni o, peggio ancora, da appartenenze del passato.
Nei prossimi mesi dovremo affrontare grandi appuntamenti e importanti questioni di natura ambientale che interesseranno la città di Viterbo e tutto il territorio della Tuscia (rifiuti, energia, nucleare, mobilità, infrastrutture, centri storici etc.).
Su questi temi saremo chiamati a misuraci e confrontarci con le altre realtà territoriali, con altre idee e visioni di sviluppo. Per essere protagonisti, per non farci travolgere dagli eventi, per non gestire le questioni sempre in emergenza, è necessario avere un progetto condiviso e indicare un orizzonte comune nel quale riconoscerci.
Questo è per noi il vero riformismo. Quello che prova a governare il cambiamento con un suo punto di vista sulle cose del mondo, con una sua visione del futuro. L’Arcionello ne è un meraviglioso esempio.
Paolo Felice
Coordinatore provinciale
Associazione ecologisti democratici