- “L’artigianato e le micro imprese mostrano enormi potenzialità occupazionali che vanno sostenute con politiche formative adeguate per avvicinare la scuola e i giovani al mondo del lavoro”.
Il Presidente di Confartigianato Imprese di Viterbo, Stefano Signori, ha commentato così l’Indagine Excelsior 2008, promossa da Unioncamere e Ministero del Lavoro, sulle previsioni di assunzione delle imprese italiane nel 2008, da cui emerge che il 91,2% della nuova occupazione si concentra nelle piccole imprese (fino a 50 dipendenti) e che sono le microimprese (fino a 9 dipendenti) quelle che registrano anche per il 2008 il tasso di variazione più elevato (+2,7%), in crescita rispetto al 2007 (+2,0%) in crescita rispetto al 2007.
Le riforme avviate dal Governo, soprattutto in materia di lavoro - ha spiegato Stefano Signori - sono la strada giusta per sostenere le potenzialità occupazionali dei piccoli imprenditori i quali, però, denunciano grandi difficoltà a trovare lavoratori dipendenti. Infatti nel 2007 gli artigiani erano disponibili ad assumere 162.000 persone, ma oltre la metà di esse sono risultate introvabili”. “Quindi - sottolinea Guerrini - una delle riforme cui metter mano per agganciare la ripresa consiste nel costruire un sistema di formazione adeguato alle nuove sfide della competizione economica.
Sono necessari aggiunge il Presidente - interventi per colmare la distanza che oggi divide il sapere dal saper fare, la conoscenza teorica dalle competenze tecniche e pratiche. E’ indispensabile innalzare la qualità della formazione e prevedere efficaci forme di alternanza scuola-lavoro, potenziando un contratto di lavoro a peculiare contenuto formativo quale l’apprendistato che, nel 70% dei casi, si trasforma in assunzione a tempo indeterminato”.
Signori ricorda, infine, che nelle piccole imprese, fino a 20 addetti, la quota di lavoratori a tempo indeterminato è del 90,7%, contro la media nazionale delle imprese dell’86,4%. Inoltre gli artigiani investono molto tempo e molto denaro per formare i neo assunti: per insegnare il mestiere ai nuovi dipendenti ogni anno dedicano 103 milioni di ore e spendono 1,6 miliardi.