Riceviamo e pubblichiamo - Finalmente il sindaco Cuzzoli dice la verità e lo dice proprio nell’ordinanza n. 62 del 9 luglio 2008 di ripristino dell’acqua potabile tanto attesa dai cittadini quanto inutile.
Infatti nell’ordinanza si legge “che l’ordinanza n.48 è stata emessa esclusivamente per i motivi sopra evidenziati e senza alcuna attinenza per la eventuale presenza di (alga tossica)”.
Quindi il sindaco conferma che rispetto alla presenza dell’alga tossica nell’acqua utilizzata per uso potabile non si è mai provveduto ad informare i cittadini del potenziale pericolo per la salute.
Procediamo con ordine visto che è molto importante che tutti capiscano la gravità di cosa è successo all’insaputa di tutti.
Più di un anno fa ( aprile 2007), dopo la presentazione dello studio realizzato dalla Sapienza di Roma e dall’Istituto Superiore di Sanità su commissione della Regione Lazio sulla presenza di un’alga tossica nelle acque del Lago di Vico, usate dal Comune di Caprarola a scopo potabile, denunciammo e facemmo presente al sindaco Cuzzoli di adottare tutti i provvedimenti necessari al fine di tutelare la salute dei cittadini.
Salute messa a rischio dalla presenza nelle acque dell’alga rossa che produce una tossina definita nel 2006 dall’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro come “possibily carcinogenic human” cioè possibilmente cancerogena per l’uomo.
Primo fra tutti chiedemmo che venisse finalmente messo in funzione il potabilizzatore realizzato nel 2001 in località Monte Tosto dalla precedente amministrazione, collaudato nel giugno 2001 dall’attuale Amministrazione e mai utilizzato. Non ottenemmo risposta né tanto meno l’impianto venne messo in condizioni di funzionare al fine di eliminare il pericolo per la salute pubblica. Anzi come consiglieri di minoranza venimmo minacciati di possibili denunce in quanto secondo il sindaco Cuzzoli stavamo creando falso allarmismo…
Nel giugno 2008 (qualche settimana fa) veniamo a conoscenza, grazie ad una informativa di Legambiente, che sulla base dei rapporti dell’Arpa Lazio la Asl di Viterbo proponeva al Comune di Caprarola in data 4 gennaio 2008 di emanare ordinanza di non potabilità dell’acqua per la presenza elevatissima di cianobatteri prodotti dall’alga tossica. Anche in questo caso il sindaco continua a fare finta di nulla, nonostante che a marzo 2008 sono stati prodotti dall’Arpa altri rapporti con lo stesso esito dei precedenti che hanno luogo a una informativa nei confronti del Comune di Caprarola.
I cittadini per ben cinque mesi non solo sono stati tenuti all’oscuro dei potenziali rischi per la salute che tale tipo di inquinamento comporta, ma è stato consapevolmente omesso di emettere ordinanza a tutela della popolazione che ricordiamo usa e paga tale servizio come acqua potabile.
Un comportamento omissivo che non rispetta il principio di precauzione che impone (tanto più al sindaco) di intraprendere iniziative atte a limitare un rischio potenzialmente serio per la salute.
L’alga tossica, sindaco Cuzzoli, non esiste solo nella testa della minoranza,come avete scritto in un recente volantino non firmato, ma i fatti sono lì a testimoniare il contrario e a inchiodarvi alle vostre responsabilità.
I fatti:
- L’Arpa il 27 dicembre 2007 effettua un prelievo per analisi dalla fontanella di via Monte Grappa con il seguente esito: presenza di Cianobatteri potenzialmente tossici; comunica il risultato alla Asl di Viterbo.
- La Asl di Viterbo il 4 gennaio 2008 invia al sindaco del Comune di Caprarola con il quale propone allo stesso di emanare a scopo cautelativo ordinanza di non potabilità dell’acqua.
- Il sindaco non emette nessuna ordinanza.
- La Asl di Viterbo in data 26-03-2008 invia ulteriore comunicazione al Sindaco in cui da nuove analisi le acque non risultano conformi per la presenza di Cianoficee del genere Panktotrix.
- Il sindaco continua a non emettere nessuna ordinanza.
- Il 16 giugno 2008 finalmente viene emessa un’ordinanza ma per la presenza di un batterio, l’Escherichia Coli , e non anche di Cianobatteri prodotti dall’alga.
L’alga quindi esiste ed è un pericolo reale certificato dagli organismi preposti.
A questo punto bisogna farsi alcune domande :
1) Perché il sindaco Cuzzoli il 6 gennaio 2008 non ha avvisato i cittadini dei potenziali rischi per la salute?
2) Perché ad oggi non ha ancora emesso ordinanza di non potabilità dell’acqua erogata inquinata da cianobatteri, così come ha fatto per esempio il sindaco di Montefiascone nel cui lago esiste lo stesso problema?
3) Perché il sindaco Cuzzoli ha attivato il potabilizzatore il 15 giugno 2008 e non lo ha fatto 7 anni fa?
4) Perché gran parte dell’acqua prelevata dal lago non passa ancora attraverso il potabilizzatore e viene invece distribuita attraverso il vecchio acquedotto costruito in tubi di eternit, materiale non più utilizzato da anni perché nocivo per la salute?
5) Perché i cittadini dal 4 gennaio 2008 dovrebbero pagare acqua non potabilizzata?
E’ per questo comportamento volontariamente omissivo che ha messo a rischio la salute dei cittadini che abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere le dimissioni del sindaco Cuzzoli non più in grado di essere credibile sul piano della difesa della salute dei caprolatti.
Ci faremo inoltre garanti presso tutti gli organismi preposti di azioni che portino ad un monitoraggio continuo dell’acqua potabile finalizzata alla ricerca della presenza della tossina e di altre azioni concrete che portino alla tutela della salute pubblica.
Daniela Boltrini
Consigliere comunale Pd