Riceviamo e pubblichiamo - Anche volendo tacere, l’amministrazione provinciale continua a fornire materiale su cui intervenire.
E’ di ieri un documento del settore affari generali, a firma del dirigente, con il quale vengono introdotte procedure per i soli dipendenti del settore, di cui non si ravvisa la praticità, la congruità e per alcuni versi la aderenza ai contratti nazionali.
Infatti, ad esempio, per i dipendenti della provincia è in uso il tesserino magnetico per la rilevazione delle presenze, istituire in aggiunta il foglio firma, oltre che ridondante e non previsto, rischia di causare perdita di tempo dei lavoratori, utile alla tanto agognata produttività e un appesantimento delle procedure amministrative (doppia registrazione, archiviazione, verifica eventuali incongruenze) che tutti a parole vogliono evitare.
Inoltre i dipendenti dovrebbero sottostare a uguali regole dentro l’ente e allora, perché queste innovazioni sono riferite solo ai lavoratori di un settore e non sono emanate dal dirigente al personale?
Forse perché qualcuno ancora sostiene, come nel caso della sicurezza sul posto di lavoro, del pagamento della produttività, dei progetti e ora della gestione del personale, che ogni settore e ogni dirigente “fa repubblica a sé"?
Noi rileviamo una forte anomalia nella forma e in alcuni punti nella sostanza.
A partire da quanto detto, ribadendo ovviamente di voler attuare il contratto nazionale in tutte le parti dei doveri del dipendente rispetto agli orari, all’efficienza e all’efficacia, ci chiediamo: perché non viene ribadito anche il diritto al buono pasto ogni volta che il dipendente lavora il pomeriggio?
Oppure non viene ribadita la responsabilità anche economica del dirigente che fa effettuare straordinario fuori copertura, o la responsabilità dei dirigenti sulla periodica verifica della sicurezza sui luoghi di lavoro, o la responsabilità dei dirigenti che distribuiscono forme di salario accessorio in difformità agli accordi e alle previsioni contrattuali, o il non riconoscimento delle mansioni superiori svolte da molti colleghi?
Ci fermiamo qui per problemi di spazio e non di argomenti.
Crediamo che la conferenza dei dirigenti dovrebbe servire a risolvere questi problemi e omogenizzare le soluzioni.
Crediamo che le valutazioni dei dirigenti dovrebbero essere pubbliche e tenere conto anche delle azioni e non elargire quasi in automatico premi a quattro zeri.
Tutte queste domande ormai fanno parte del patrimonio di tutti i dipendenti.
Perché aspettare che diventi un fragoroso dissenso?
Rdb Viterbo