- E' morto un grande politico e un grande democristiano.
Ieri sera si è spento Rosato Rosati, all'età di 73 anni.
Rosato è stato uno dei pochi viterbesi che hanno ricoperto le cariche di sindaco e di presidente della provincia.
Se non fosse stato per il suo carattere, a tratti ruvido, forse avrebbe potuto avere una carriera politica di ben altro spessore. Ma era un “cavallo di razza”, lo si percepiva dal suo modo di ragionare, dal suo modo di fare politica.
Con quella voce, che somigliava in modo imbarazzante a quella di Alberto Sordi, Rosato era capace di analisi politiche raffinate. Era capace di strategie politiche complesse. Un gigante se paragonato ai nani che oggi popolano il mondo della politica viterbese.
Nato politicamente nella sinistra democristiana, era fanfaniano, negli anni si era spostato più a destra, ma sempre nel filone democristiano.
Negli ultimi anni si era un po' ritirato. Faceva il “contadino”, ma quando lo incontravi non mancava di parlare di politica. La sua vera passione.
La politica fatta di ragionamenti, di aspirazioni ideali, di valori. Una politica non di plastica.
Proprio durante la campagna elettorale per le amministrative al comune di Viterbo, fece il suo ultimo atto politico: appoggiò la candidatura di Sposetti. I giornalisti se lo trovarono al Balletti Park Hotel a San Martino insieme alla Ferilli. Un ritorno a casa, in qualche modo.
Ma Rosato non fu solo un politico, ma anche un insegnante. E fu un mio insegnante. Sulla scia di don Milani, ogni lunedì ci faceva leggere in classe i quotidiani. Anche in quel caso la sua sensibilità sociale prevaleva.
Ancora un ricordo di qualche anno fa. Mi regalò la prima edizione di Esperienze pastorali di don Milani. Un regalo per me prezioso. Che mi apparve come una sorta di passaggio di testimone. Lui vecchio democristiano, io appassionato curatore di alcune opere di don Milani.
Ogni tanto, negli ultimi anni ci incontravamo per caso. E il discorso riandava alla politica. Vista col suo sano scetticismo.
A Rosato tutta la città deve molto. Tra le altre cose l'università della Tuscia. Gli deve però soprattutto il rispetto che si deve a un politico serio. Di caratura.
Carlo Galeotti
I funerali di Rosato Rosati si terranno questo pomeriggio (21 luglio) alle 17 all'abbazia cistercense di San Martino. Alla famiglia le condoglianze della redazione di Tusciaweb.