Riceviamo e pubblichiamo - Bolsena città a statuto speciale? Sembrerebbe di sì a giudicare da come vanno le cose nel nostro Comune .
Può succedere infatti che l’Ufficio Tecnico, e in particolare il dirigente del settore, non abbia l’autonomia sufficiente per mandare avanti il servizio, ma debba in qualche modo essere sottoposto ad una sorta di tutela da parte del sindaco Equitani, che ha tolto da tempo la possibilità all’ufficio stesso di protocollare la posta in entrata e in uscita.
All’ennesima interrogazione presentata sul tema dal sottoscritto, il sindaco ha negato che esista questo impedimento ma è bastato fare qualche telefonata agli uffici per scoprire che il sindaco probabilmente non ricorda bene come stanno le cose.
Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico, unico caso tra tutti gli uffici del Comune, non può protocollare la posta in uscita, ma questa deve essere inviata all’ufficio del sindaco dove, dopo essere stata evidentemente controllata, viene protocollata e fatta uscire.
Stesso discorso per la posta in entrata destinata allo stesso dirigente. Viene consegnata con colpevole ritardo, a volte anche di settimane, al punto che anche i consiglieri di minoranza, per comunicazioni o richieste da presentare all’ufficio tecnico, sono costretti a protocollare presso la segreteria del sindaco e poi portare personalmente copia della stessa al dirigente, consegnandogliela “brevi manu”.
Tutto ciò crea evidentemente disagi pesanti ai cittadini e allo stesso svolgimento del lavoro da parte del Responsabile dell’ufficio tecnico, oltre che naturalmente essere in aperto contrasto con il dettato della legge cosiddetta Bassanini, la quale prevede un largo margine di autonomia per i dirigenti degli uffici.
Non si capisce tra l’altro il motivo di tale atteggiamento da parte del sindaco, che evidentemente rallenta di molto la macchina amministrativa e ne inficia la tanto declamata efficienza, e il perché debba riguardare solo il dirigente del settore tecnico.
Probabilmente però il primo cittadino non ha gradito le due ordinanze di demolizione emesse dal titolare dell’ufficio tecnico contro la società della quale è egli stesso socio, partite magari a sua insaputa. Così, per evitare che in futuro accada qualcosa di analogo, questa volta il sindaco si tutela, pretendendo quanto meno di averne notizia in anteprima.
Certo è, comunque, che una situazione del genere non è ulteriormente tollerabile e a farne le spese, oltre al responsabile del settore tecnico, sono come sempre i cittadini.
Auspichiamo quindi che venga immediatamente ripristinata la situazione, al fine di garantire il corretto svolgimento dell’attività lavorativa dell’ente.
Radames Petti Capogruppo PdCI
Consiglio Comunale di Bolsena