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Picchiarelli
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Riceviamo e pubblichiamo
- I compagni del circolo di Rifondazione Comunista di Orte, a seguito delle dichiarazioni con cui segretario della Federazione di Viterbo Mario Ricci chiede al compagno Giuseppe Picchiarelli di scegliere tra la carica di assessore Provinciale di Viterbo o vicesindaco di Orte, non possono che dirsi esterrefatti ed allibiti da tali dichiarazioni.
All’indomani delle riunioni della conferenza di organizzazione tenutasi a Carrara nel 2007 si erano tenute infatti nel circolo di Orte alcuni incontri del direttivo che, all’unanimità ed in presenza dello stesso Ricci, aveva ribadito di applicare le indicazioni venute da Carrara solo alla scadenza dei mandati ricoperti da Picchiarelli, come peraltro ragionevolmente è avvenuto e sta avvenendo in tutta Italia.
In tali incontri ufficiali e nei colloqui informali tra il segretario Ricci e alcuni compagni della segreteria ortana è emersa la piena ed unanime condivisione di tale punto di vista, vale a dire di riprendere la discussione sul doppio incarico di Picchiarelli a fine mandato, visto che saranno indette per la primavera 2009 le elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale di Orte.
Non dimenticando inoltre che forti e continue sono state le pressioni nel 2005 verso Picchiarelli e verso il circolo di Orte affinché si candidasse a consigliere provinciale e poi divenisse assessore sempre in provincia.
La dichiarazione di Ricci è un ripensamento totale che appare senza dubbio come una ritorsione nei confronti del circolo di Orte che ha tenuto alle elezioni politiche del 14 aprile scorso con i risultati migliori in Italia per Prc, con il 9% al Senato e con il 12% alla Camera dove era candidato proprio Picchiarelli.
Una ritorsione verso un circolo che ha saputo riorganizzarsi dopo la debacle nazionale della Sinistra Arcobaleno, riorganizzando gli iscritti e i simpatizzanti e portando al Congresso di Circolo il maggior numero di compagni rispetto a tutta la Provincia, ben 42, e con un consenso unanime alla mozione n.2 che ha visto come primo firmatario il compagno Nichi Vendola. E dove la mozione n.1 del compagno Ricci non ha raccolto neanche un voto.
Prima di fare certe affermazioni che sanno molto di ripicca e che non appartengono al dna del nostro partito, consigliamo al compagno Ricci di riflettere sulla sua precedente gestione della segreteria Provinciale, durante la quale sono scomparsi vari circoli, come ad esempio, per citarne alcuni vicini ad Orte, Vasanello e Gallese.
Per non parlare poi di come sabato scorso è avvenuta la sua rielezione a segretario provinciale, in un modo a nostro avviso illegittimo, come peraltro è stato fatto notare molto bene durante il congresso provinciale da alcuni compagni della commissione elettorale del congresso.
Argomentazioni talmente valide che la stessa compagna del nazionale, chiamata a sovrintendere alla regolarità del congresso, ha condiviso.
E’ utile ricordare che, nel congresso provinciale di sabato 12, con un accordo tra i rappresentanti della prima mozione di cui fa parte Ricci e della terza è stata imposta una forzatura al di là della regolarità congressuale.
Dopo aver precedentemente votato un documento all’unanimità in cui si chiedeva una gestione unitaria del partito si è passati a votare il nuovo segretario della Federazione Provinciale, in completa assenza dei segretari dei circoli, tra cui Orte e, per di più, nell’irregolarità dettata dall’assenza in carica dei segretari di alcuni circoli (Bolsena-Acquapendente).
Si è poi scelto di votare a maggioranza e senza unanimità, il presidente del collegio di garanzia (peraltro un compagno del circolo di Orte ne fa anche parte) chiamato anch’esso all’elezione del segretario provinciale.
Un bell’esempio di partecipazione visto che quasi il 45% dei delegati non ha votato le proposte.
Detto ciò ci auguriamo che gli organi superiori del partito verifichino la regolarità dell’elezione dell’esecutivo della Federazione di Viterbo peraltro avvenuta dopo l’annullamento del congresso di Acquapendente-Bolsena forse per accontentare qualche dirigente nazionale aderente alla prima mozione che altrimenti avrebbe visto perdere il congresso nella propria provincia.
Comunque il direttivo del circolo di Orte esprime solidarietà ed affetto al compagno Giuseppe Picchiarelli il quale ha contribuito al raggiungimento ad Orte dei risultati elettorali sopra descritti.
Pertanto nel rinnovare la nostra stima e fiducia per il lavoro svolto da Picchiarelli in questi anni sia in qualità di assessore provinciale (vedi i corsi di formazione professionale che hanno permesso a molti giovani di Orte e di tutta la Provincia di potersi avviare a professioni importanti e di qualità, nonché i finanziamenti che sono stati concessi al nostro Comune grazie alla sua presenza nella giunta Mazzoli) sia come vicesindaco di Orte, siamo convinti di poter affermare senza appello che alla fine di uno dei mandati Picchiarelli deciderà assieme al Circolo di Orte cosa fare.
Se qualcuno crede con atteggiamenti di disturbo di far scomparire anche il circolo di Orte si può accomodare, ma crediamo che troverà comunque una strada tortuosa ed in salita.
Prc Circolo di Orte