Viterbo - Stagione teatrale di Ferento - Lunedì 28 luglio
In scena "Il lago dei cigni" del Balletto di Mosca
27 luglio 2008 - ore 15,15
- Il balletto di Mosca, una delle scuole di ballo più famose al mondo, propone al teatro romano di Ferento, lunedì 28 luglio, alle 21.15 “Il lago dei cigni”, balletto in due atti e quattro quadri.
Musiche: Piotr Ilyich Tchaikovsky
Libretto: Vladimir Begitchev & Vasily Geltzer
Coreografia: Alexander Vorotnikov
Interpreti principali
Odette/Odile: Nadejda Ivanova
Principe Sigfried: Andrej Shalin
Rothbar: Alexander Sedov
Buffone: Ruslan Nurgaleev
Pas de Trois: A. Sverchkova - E. Shalyapina-A. Lyapin
Tre Cigni Grandi: A. Svirina- A. Vlasova- K. Kudryavtseva
Quattro Cignetti: A. Kostina- A. Sverhkova- E. Shalyapina -J. Gusarova
Balletto di Mosca Teatro La Classique Mosca
Perfezione tecnica e verità d'espressione furono i due poli della musica di Ciaikovskij.
Compositore colto, dotato di un "mestiere" paragonabile a quello dei colleghi occidentali, egli fu tra i primi a introdurre in Russia una concezione professionale dell'attività compositiva, ricca di gusto per una scrittura sorvegliata e stilisticamente rifinita.
Sempre fedele a un concetto aulico del linguaggio musicale, considerò irrinunciabile l'osservanza di determinati canoni di bellezza formale.
Di qui la sua adesione ai grandi modelli della musica occidentale e il carattere cosmopolita che si attribuisce al suo stile, nonostante i profondi vincoli affettivi e culturali legati alla sua terra.
Nella sua musica si assaporano freschezza, eleganza, eccellenza tecnica ed una marcata tendenza alla risoluzione malinconica.
E' considerato l'iniziatore della tradizione del balletto sinfonico, nel quale riversa tutta la sua capacità di tradurre i gesti immediatamente comunicativi le realtà psicologiche e gli stati emotivi.
Nato dalla elaborazione di una composizione scritta dall'autore nel 1871, nell'intento di divertire i nipoti durante una vacanza, il "Lago dei cigni" costituisce il prototipo della rinascita musicale del balletto dopo esempi ottocenteschi di scarso interesse musicale.
Dopo un infelice debutto nel 1877 con una non soddisfacente coreografia di Julius Reizinger e un'interpretazione non eclatante del ruolo di Odette, a pochi mesi dalla scomparsa del musicista, il coreografo Marius Petipa pensò di riproporne, sulla scia del successo di "La bella addormentata", una nuova versione.
Coadiuvato dal bravo Lev Ivanov, che ne realizzò gli eterei "atti bianchi", il coreografo mise in scena dapprima solo il secondo atto (29 febbraio 1894, Teatro Marijinskij di Pietroburgo) e visto il trionfo, nel 1895 l'edizione integrale con la grande Pierina Legnani nel doppio ruolo di Odette-Odile .
Il secondo e il quarto atto, chiamati "atti bianchi", rappresentano una vera e propria architettura in movimento dove i gruppi di cigni si incrociano e snodano, formando stormi in volo e assumendo pose che richiamano quelle di veri cigni.
Totalmente diversa dall'atmosfera onirica sulle rive del lago è quella dei primo e terzo atto, ambientati a corte e ricchi di danze di carattere e divertissement dove il virtuosismo tecnico ha parte dominante.
Il doppio personaggio Odette-Odile, che si rivela con un forte, dolente linismo nella prima ed una seducente aggressività nella seconda, contiene in sé quel tema conflittuale tra bene e male tanto caro al romanticismo e che fa della fanciulla - cigno l'immagine più famosa e rappresentativa del balletto classico.
Il "Balletto di Mosca" - La Classique
Fondato nel 1990, il "Balletto di Mosca" di Coreografia Classica - "La Classique", annovera fra le sue file danzatori di notevole tecnica classico - accademica provenienti dai maggiori teatri russi, dal Teatro Bolscioi di Mosca al Kirov di San pietroburgo, da Kiev a Odessa e altri.
Sempre molto richiesto il Balletto di Mosca- La Classique ha recentemente entusiasmato le platee di tutto il mondo con un internazionale tour di successo, raccogliendo consensi e ovazioni in paesi quali l'Egitto, Marocco, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Italia, Austria, Norvegia, Israele, Thailandia, Taiwan, Cina , Giappone e Australia.
Composta da 48 elementi fra corpo di ballo, solisti e primi ballerini la compagnia, la cui direzione artistica è affidata a Elik Melikov, vanta in repertorio i più famosi titoli della tradizione tersicorea: Giselle, Il lago dei cigni, Don Chisciotte.
Ciaikovskij Petr Il'ic (Votkinsk, Urali, 1840 - Pietroburgo 1893)
Dopo aver ricevuto i primi insegnamenti musicali dalla madre, pianista dilettante, per volere del padre studiò diritto e ottenuto il diploma si impiegò a 19 anni presso il ministero della Giustizia di Pietroburgo ma, avvertendo l'esigenza espressiva delle sue attitudini artistiche, lo abbandonò però ben presto per dedicarsi completamente alla musica.
Dal 1861 cominciò a frequentare i corsi della Società Musicale Russa, studiando teoria con N. Zaremba, pianoforte con H. Stiehl e composizione con A. Rubinstein e impartendo lezioni private per mantenersi.
In seguito alla perdita della madre e a conseguenti disagi economici, vide accentuarsi il senso di instabilità psicologica già in lui latente e che si manifestò col tempo in morbosa forma di vittimismo e mania di persecuzione dovuta a un "malefico destino".
Assegnatagli da Rubinstein la cattedra di docente di armonia al Conservatorio di Mosca, nei dieci anni di incarico poté inserirsi definitivamente nell'ambiente culturale e artistico della sua città.
Ebbe sempre rapporti molto tesi e polemici con il cosiddetto "Gruppo dei Cinque", in particolare con chi aveva più radicato il senso del nazionalismo musicale e rifiutava la borghesia salottiera, da cui invece Ciaikovskij era attratto.
Dopo i suoi primi scritti musicali dedicati alla terra russa e al pianoforte, compose diverse sinfonie, concerti e musica da camera, affermandosi definitivamente come autore e direttore.
Di notevole aiuto fu la conoscenza della ricca vedova Nadezda von Meck che, affascinata dalla sua musica, gli offrì una rendita annuale di 6mila rubli permettendogli di dedicarsi completamente alla composizione.
Sono di questo periodo le più celebri sinfonie (l'ultima è la "Patetica"), i concerti e le serenate per violino, per violoncello e per pianoforte ed orchestra ma anche suites, fantasie e ouvertures come: "L'uragano", "Romeo e Giulietta", "Amleto", "La tempesta", "Francesca da Rimini", "Ouverture 1812".
Apice della maturità creativa di Ciaikovskij sono i tre celeberrimi balletti "Il lago dei cigni" (1876), "La bella addormentata"(1889) e "Lo schiaccianoci"(1892) e le opere teatrali : "Eugenio Onieghin" (1878), "La dama di picche" (1890), "La pulzella d'Orlean", "Mazeppa", "Jolanta".