- “La deriva e la sfida. Dai talenti e dai territori l’Italia del futuro”.
Questo il tema del terzo seminario estivo di ‘’Symbola’’, la Fondazione per le qualità italiane cui partecipa anche Confartigianato Imprese di Viterbo, svoltosi lo scorso fine settimana in Umbria, a Bevagna e a Montefalco.
Durante le due giornate del seminario si è svolta una tavola rotonda, moderata dal giornalista del Corriere della Sera Gianantonio Stella, alla quale hanno preso parte molti esponenti del panorama politico ed economico italiano e il segretario di Confartigianato di Viterbo Andrea de Simone.
Al centro del dibattito i problemi e le opportunità del nostro Paese, afflitto da molte difficoltà strutturali, ma anche ricco di potenzialità.
Secondo le ultime indagini, nell’ultimo quadriennio le esportazioni sono cresciute del 30%, con un più 10% nel solo 2007.
E questo grazie a un sistema di piccole e medie imprese, che da sole, spesso senza l’aiuto delle Istituzioni, è riuscito ad andare avanti.
Imprese che si nutrono di rapporto positivo con i territori, di innovazione e creatività, di diritti e coesione sociale.
Quelle piccole imprese a cui si deve il 91,2% dei nuovi posti di lavoro nel 2008.
Proprio sulle condizioni per rilanciare la competitività delle nostre imprese si è soffermato Andrea de Simone.
"Il fenomeno della globalizzazione nel quale siamo pienamente immersi ha sottolineato De Simone - comporta grandi opportunità e molti rischi.
Molte piccole imprese hanno mostrato una buona capacità di reazione, hanno compiuto enormi sforzi per affrontare le "tempeste" dei cambiamenti del mercato.
Lo dimostrano i record delle micro e piccole imprese italiane che mantengono posizioni di leadership in Europa per quantità e qualità dei loro prodotti e servizi.
Tuttavia - ha continuato il segretario di Confartigianato - abbiamo a che fare con fenomeni quali la crescita esponenziale delle economie emergenti, il conseguente boom dei prezzi dell’energia e delle materie prime, la recente crisi dei derivati, i cui effetti rischiano di annullare anche le migliori performances delle nostre aziende.
Insomma, di fronte allo "tsunami" della globalizzazione non si può che reagire offrendo risposte collettive.
I piccoli imprenditori, i nostri campioni del saper fare, se lasciati da soli, rischiano di essere travolti.
Devono essere accompagnati - ha concluso De Simone - con soluzioni di sistema, con una rete come quella rappresentata dal sistema associativo di Confartigianato, dove possono trovare le risposte e il sostegno indispensabile per migliorare e consolidare la capacità competitiva”.