Ore 22,00- Non manca un intervento di Gigli sulle partecipate.
"Ricordo che nelle riunioni dei consigli di amministrazione delle società - ha detto Gigli - il sindaco o i suoi rappresentanti si sono espressi positivamente sulla loro attività.
Va poi sottolineato che non era il presidente a gestire le società ma l'amministratore delegato. E va detto che il fatto che il comune non abbia pagato interamente i servizi ha creato non pochi problemi economici ad esempio al Cev".
Come dire che la responsabilità non era delle società ma dell'amministrazione comunale. E poi un invito pressante a garantire i lavoratori.
Dopo un intervento dell'ex sindaco Gabbianelli, tutto basato su una puntigliosa difesa del proprio operato, il voto.
L'ipotesi di soluzione prospettata dal sindaco passa con 19 voti favorevoli, 4 astenuti (Taborri e l'Udc) e il voto contrario di Pd e Sinistra.
Ore 20,50- Deciso no alla soluzione prospettata dalla giunta Marini per le partecipate da parte del Pd guidato da Sposetti.
"Le cifre che il ragioniere capo ha presentato - ha detto Sposetti -, sono peggio di quanto si poteva immaginare.
Sarebbe stato interessante capire perché si fece la scelta delle partecipate mentre in tutta Italia si seguivano altre vie.
Non potete far finta che non c'eravate. Noi siamo contrari al tipo di soluzione da voi prospettata. Vi chiediamo non solo tentare di salvare i posti di lavoro ma di salvarli senza se e senza ma".
Ore 20,20- E' la volta del sindaco che senza mezzi termini prende il toro per le corna.
"Mi assumo la responsabilità politica di risolvere il problema delle partecipate e del bilancio del comune - ha spiegato Marini -. Siamo stati eletti e dobbiamo risolvere questo problema che abbiamo ereditato. In questi 75 giorni di lavoro abbiamo messo i presupposti per fare chiarezza su questa vicenda.
Quella che abbiamo presentato è l'unica via di uscita da questa situazione. Tenteremo di tutelare il più possibile il personale. Ma dobbiamo uscire dalla crisi economica in cui ci troviamo".
Ore 19,45- Sulla società partecipate si apre il dibattito e diversi consiglieri chiedono chiarimenti a Quintarelli. Tra i diversi interventi quello di Enrico Mezzetti che conclude chiedendo una commissione di inchiesta consiliare sulle partecipate. Una richiesta su cui il presidente del consiglio, Gabbianelli, si dice subito d'accordo.
In difesa dei servizi fornite da Cev e Francigena, si esprime il consigliere Rotelli. Che ricorda come, nonostante i problemi economici, i servizi siano buoni a Viterbo.
Ore 19.00 - Pollice verso per il Cev, qualche speranza per la Francigena. E' questo il distillato dell'analisi fatta dal ragioniere capo Stefano Quintarelli oggi in consiglio.
Quintarelli ha fatto prima una analisi delle relazioni fatte da cda e collegi dei revisori per poi fare una propria analisi.
In pratica per quanto riguarda il Cev, tutta la colpa del deficit sarebbe dell'apparato amministrativo. In pratica, secondo il ragioniere capo, i vari servizi in sé sarebbero in attivo. Perfino la raccolta rifiuti in sé sarebbe in attivo di 40mila euro. Le criticità riguarderebbero il servizio tributi che perde 240 mila e la struttura amministrativa con 580 mila euro.
Una analisi a dir poco strana visto che non si può pensare a un servizio senza un apparato amministrativo.
Per rimettere in sesto il Cev, ci vorrebbero 2 milioni e 700mila euro. Cosa che per Quintarelli non appare percorribile. Come dire che l'unica soluzione sarebbe la liquidazione.
Meno grave la situazione della Francigena che quest'anno si prevede perda intorno ai 600 mila euro. Dovuti alla mancata partenza di diversi parcheggi. La Francigena poi avrebbe una macchina amministrativa meno pletorica. Di qui la possibilità di rimetterla in sesto. Scorporando i diversi servizi.
La soluzione finale a cui si sta lavorando è quella di andare alla liquidazione del Cev e alla ricapitalizzazione della Francigena nel breve periodo. Per poi portarla alla liquidazione.
A una società, con socio unico il comune, verrebbero affidati i seguenti servizi: illuminazione pubblica, riscaldamento amministrazione comunale, manutenzione tribunale, cimitero, parcheggi, segnaletica, trasporto pubblico locale, scuolabus, trasporto disabili.
Verrebbero immessi sul mercato tramite gara di evidenza pubblica i servizi la riscossione ed accertamento tributi e sanzioni al codice della strada, e la manutenzione del verde.
Verrebbero poi create due società pubblico privati, con prevalenza di questi ultimi, per la raccolta rifiuti e per le farmacie.
Ore 17.30 - Ci sono volute due sedute di Consiglio e l'intervento autorevole del consigliere Enrico Mezzetti per restituire il tavolo della stampa ai giornalisti che seguono le sedute della massima assise cittadina.
Come dire che se i tempi di soluzione dei problemi sono questi siamo messi malino.
Stretti contro il muro, in piedi e con il taccuino in mano, i cinque giornalisti locali presenti in sala hanno mosso a compassione il consigliere Mezzetti.
Lui, paladino degli ultimi, anche questa volta si è fatto portavoce delle esigenze dei cittadini.
E non si sottovaluti il problema. Anche perché se si s vuole che il Consiglio si svolga nella più completa trasparenza, la presenza della stampa è fondamentale.
Oltre alla richiesta di Mezzetti, c'è voluto un ordine perentorio del presidente del consiglio, Gabbianelli appena tornato dalle vacanze, per rendere possibile tra l'altro la scrittura di questo articolo.