- “Non continuiamo a gettare fango su Tarquinia. Il rischio è di creare un gravissimo danno all’immagine della città, con pesanti ripercussioni economiche”.
Il sindaco Mauro Mazzola dice basta alla campagna denigratoria in atto contro Tarquinia.
“Ci stiamo facendo del male da soli. afferma il primo cittadino Anche quando i problemi sono di piccola entità e si potrebbero risolvere all’interno di una stanza, per quella strana voglia di apparire che colpisce alcuni, invece, si va sui giornali e si lanciano strali sui “presunti mali” di una città, che sembra essere al collasso.
Io dico a questi signori di stare attenti a giocare con il fuoco, perché si rischia di rimanere bruciati e di ledere gli interessi dell’intera comunità”.
“Non è possibile, infatti, - prosegue - creare continuamente allarmismi infondati, soltanto per fare notizia, sullo stato di salute del nostro mare, quando Legambiente ci ha assegnato tre vele nel Lazio solo pochi altri comuni costieri hanno avuto questo risultato e soltanto Ventotene ne ha ottenute quattro , sull’inquinamento ambientale del territorio che presenta, invece, ampie zone ancora incontaminate e una notevole produzione di prodotti tipici, sulla vivibilità di Tarquinia che è nella realtà metà privilegiata di molti cittadini residenti nelle province limitrofe che la scelgono proprio per il suo essere a misura d’uomo.
Per non parlare delle bellezze storico-artistiche: la necropoli etrusca patrimonio mondiale dell’Unesco, i siti archeologici presenti nel territorio, il museo nazionale etrusco ospitato nello splendido palazzo Vitelleschi e un bellissimo centro storico che pochi comuni delle nostre dimensioni possono vantare”.
“Dico perciò basta a coloro che vogliono rovinare l’immagine della città, attraverso squallidi attacchi politici, e che, pur essendone consapevoli, chiudono gli occhi per ambire a qualcosa. - conclude - Ben vengano, invece, le critiche costruttive dove ci siano anche delle proposte serie per far crescere Tarquinia”.