- Piace alla Cna di Tarquinia la “rivoluzione” nella viabilità del centro storico illustrata dall’assessore comunale Sandro Celli ai componenti del tavolo di concertazione.
Pierluigi Suriano e Attilio Lupidi, rispettivamente presidente e responsabile della sede locale dell’associazione di categoria, che hanno partecipato all’incontro presso il palazzo comunale, apprezzano, innanzitutto, il metodo adottato.
“Si è scelto di aprire, sul progetto che modifica la circolazione veicolare, un confronto con tutti i soggetti interessati“.
Ed esprimono una valutazione positiva sulla proposta presentata, che comunque potrà essere perfezionata.
"Perché - osservano - si tiene conto delle esigenze delle attività economiche presenti nel centro storico e dei residenti e, al tempo stesso, si tutela un patrimonio culturale di straordinario valore”.
In sintesi, dal nuovo piano, redatto sulla base di uno studio dettagliato riguardante la circolazione delle auto, scompare la “zona a traffico limitato”.
Ma ciò non significa che ci sarà il via libera all’invasione delle auto. Anzi.
Nel centro storico sono previste aree pedonali e viene riorganizzato il sistema dei parcheggi, con l’istituzione di due zone (A e B) per il parcheggio dei residenti e di una “zona a sosta controllata”, a pagamento, per tutti gli altri.
Fuori le mura, invece, il parcheggio sarà gratuito.
“Riteniamo importanti gli sforzi che il Comune sta compiendo per condividere con i cittadini un piano finalizzato a organizzare il traffico in modo razionale, coniugando gli interessi di coloro che vivono e lavorano nel centro storico con il bisogno di salvaguardare l’ambiente e i monumenti dei quartieri dentro le mura, che costituiscono una risorsa preziosa per la stessa economia - osservano Suriano e Lupidi -. Basta con i provvedimenti estemporanei, occorre un progetto che guardi al futuro.
La strada imboccata è quella giusta.
La Cna, associazione di rappresentanza della piccola e media impresa e dell’artigianato, che ha sempre sollecitato una vera concertazione sulla rivitalizzazione del centro storico, non può che confermare - concludono - il proprio contributo all’attuazione di questo progetto coerente con il modello di sviluppo sostenibile della cittadina”.