Riceviamo e pubblichiamo - La notte scorsa, presumibilmente tra l’una e le cinque, ignoti vandali locali hanno imbrattato la vetrina del circolo del Partito Democratico di Bagnoregio, il furgone di un consigliere di minoranza in Comune ed il muro di recinzione della casa del fratello del Consigliere, con croci uncinate, richiami a gruppi e personaggi dell’estrema destra e minacce gravi.
Anche in altre parti del Paese, come per esempio Porta Albana, piazza Trento e Trieste ecc., è possibile vedere certe scritte che da qualche tempo appaiono in bella mostra sui muri e sulle facciate delle case del paese, a dimostrazione del clima di intolleranza che si annida in alcune frange giovanili, manifestatasi anche in occasione delle primarie per la costituzione del Partito Democratico con insulti e parolacce rivolte con il megafono alle persone che si avvicinavano al seggio per votare.
Quello che inizialmente poteva sembrare solo un episodio sporadico oggi può essere ormai associato ad una lunga lista di bravate, tutte tese ad emulare gesti provocatori visti magari in televisione o su qualche sito particolare di internet.
Il coordinatore ed il vicecoordinatore del Pd locale si sono recati presso la caserma dei Carabinieri di Bagnoregio per denunciare l’accaduto e porre un freno ad una deriva pericolosa che, nel giro di poco tempo, potrebbe portare ad episodi più gravi. Inoltre sembra che durante la notte sia venuta a mancare l’energia elettrica, almeno per una parte del paese e delle campagne circostanti; non è ancora chiaro se la mancanza di illuminazione abbia provocato i gesti vandalici o se questo black-out sia stato volutamente provocato per agire indisturbati durante la notte.
Molti penseranno che è la solita ragazzata di alcuni giovani virgulti, magari anche di buona famiglia, che annoiati della tranquilla vita paesana, vogliono divertirsi a scapito di persone e locali che nel loro immaginario rappresentano il nemico. Probabilmente in questa analisi c’è del vero.
Il circolo Pd di Bagnoregio