Riceviamo e pubblichiamo - “Non bastava aver aumentato di 5 anni l'età pensionabile e aver creato un 'mercato' del lavoro alla stregua delle fiere del bestiame. Non era abbastanza aver prodotto una generazione che non vedrà mai la pensione, un presente ed un futuro dove i lavoratori (specie gli attuali giovani) sono e rimarranno precari. Non bastavano 1500 morti di lavoro l'anno bagnati di lacrime da coccodrillo...
La Cisl a questo punto doveva davvero ri-aprirsi ai temi dell'ecologia e dell'energia.
La eco-segretaria della eco-Cisl a quanto pare però studia solo quello che le fa piacere, legge il progetto e i verbali della Conferenza dei servizi, ma purtroppo a righe alterne.
Mostra moltissima attenzione agli interessi di questa società di capitali a Tuscania, ma sembra interessarsi ben poco alla società di cittadini che la circonda.
Se volesse erudirsi un po' anche sugli interessi della gente, potrebbe studiare le Linee Guida in materia di bio-energia che la Provincia ha emanato, concertandole con le organizzazioni degli agricoltori e le associazioni che si occupano di tutela del territorio.
Queste Linee Guida sono tra le prime emanate in Italia e sono uno strumento di pianificazione, che ci mette all'avanguardia, fissando regole e prescrizioni.
Quanto ai presunti posti di lavoro che lei cita, come avverranno queste assunzioni?
Non certo in base a tessere sindacali o di partito, per carità: in Tuscia, le sigle sindacali e il sistema dei partiti sono alieni a queste pratiche... lo sanno tutti.
Però, visto che la segretaria Cisl sa già che saranno una sessantina gli assunti (sicura?), ci viene da chiedere se sappia anche sotto quale profilo contrattuale saranno inquadrati: Co:Co:Co., Co.Co.Pro., interinali, apprendistati, dimenticati, abbandonati eccetera?
Non per niente ci soffermiamo su questo aspetto, ma perché è tale la condizione del lavoro che (sindacato in primis) hanno (im)posto per la nostra gente.
Riguardo, infine, al “modello energetico viterbese” da esportare ovunque... suggeriamo di dirlo a voce bassa, primo per non farsi rubare l'idea, poi per non affossare ulteriormente l'attrattiva turistica del viterbese, ricca per le bellezze naturali, per i campanili e non certo per le ciminiere...
Buona riflessione
Massimo Miccini
Riccardo Fortuna