Riceviamo e pubblichiamo - S’è riunita ieri la commissione consiliare sulle società partecipate. In quella sede, non potevo non sollevare la questione relativa alle modalità con cui il presidente del Cev, Vittorio Maculani, approccia l’appalto della pubblica illuminazione.
Alla faccia del cosiddetto controllo analogo, la commissione e quindi il consiglio è espropriato di qualsiasi informazione diretta e soprattutto di qualsiasi prerogativa di indirizzo.
Quello che sta avvenendo lo apprendiamo dalla stampa.
E quello che si legge non è per nulla rassicurante.
In particolare, l’annuncio di nuove assunzioni, in una situazione di deficit e di difficoltà ad impiegare utilmente il personale già in forza. Si parla di assunzioni favorite da sgravi ed incentivi contributivi. E quando questi cesseranno?
Questo metodo, che è lo stesso con cui si è avviata l’operazione Custer/Cev, priva di una proiezione costi/ricavi attendibile, non ci porta lontano e non porta a quell’equilibrio di gestione di un servizio che tenga insieme qualità, economicità, garanzie occupazionali.
Ho quindi verbalizzato una richiesta immediata di acquisizione di tutti gli elementi utili per una valutazione rapida ma più approfondita della questione, richiesta condivisa dagli altri componenti la commissione.
Se si vuol invertire una rotta dimostratasi fallimentare, è necessario cambiare radicalmente metodo.
Se si vuol continuare, invece, coi fatti compiuti, lor signori si accomodino. Ma non si presentino poi col salasso delle risorse pubbliche e i sacrifici occupazionali. Paghino di tasca propria.
Francesco Serra Consigliere comunale PD Vicepresidente commissione società partecipate