Riceviamo e pubblichiamo - E' un accordo del tutto inutile, che passa peraltro sulla testa dei cittadini, firmato senza aver nemmeno sentito le parti sociali.
Se i punti cardine dell'accordo firmato sul carbone a Civitavecchia sono davvero l'impegno alla riduzione delle emissioni in atmosfera, l'attuazione di interventi socio economici nei Comuni ed il tavolo della salute non c'era bisogno di tanto sfarzo: sono tutte cose previste nelle prescrizioni all'autorizzazione della centrale.
In particolare del lavoro che avrebbe dovuto fare l'Osservatorio ambientale non s'è visto nulla, il biomonitoraggio da realizzarsi prima dell'accensione degli impianti è fermo e pure sulla poseidonia reimpiantata i lavori di manutenzione non sono mai stati realizzati.
In più tutte queste belle riunioni avvengono da tempo senza che siano coinvolti i cittadini né le parti sociali: in un territorio che da anni si sta mobilitando contro questa inquinante riconversione, da una Regione che aveva nel suo programma il no al carbone e ormai forse lo ha dimenticato, questo sarebbe un atto dovuto.
Lorenzo Parlati
Presidente di Legambiente Lazio