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Giancarlo Torricelli
Segretario regionale Rifondazione Comunista
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Riceviamo e pubblichiamo - Non toccate i bambini rom e sinti.
Queste sono le parole d’ordine con cui l’Arci ha promosso l’iniziativa del 7 luglio che prevede una schedatura volontaria, pubblica e di massa all’Esquilino, a Roma, così come a Viterbo a "Estasiarci", per contrastare la proposta razzista che prevede la rilevazione delle impronte digitali ai residenti dei campi Rom, minori compresi, lanciata dal ministro degli Interni Roberto Maroni.
Noi ci saremo, insieme a tutti i cittadini democratici che non si rassegnano alla cancellazione delle libertà e dei diritti umani, all’annullamento dei principi fondamentali della nostra Costituzione, per contrastare la barbarie che troppo spesso vede imputare i reati di singoli a un intero popolo, come quello Rom, il quale risulta essere il capro espiatorio delle nostre insicurezze economiche, ansie e paure.
"Involuzione digitale. Ecco i nuovi bambini ebrei, le impronte dell'odio e della paura. Della discriminazione.
I bambini sono il futuro. E questo è un futuro schedato.
Inchiostro per le mani e filo spinato per gli uomini. E' solo il primo passo.
Se fanno questo in tempi di pace cosa farebbero in tempi di guerra? Dopo le impronte digitali i numeri tatuati sull'avambraccio..Ecco come è trattato, oggi, in Italia, chi meriterebbe il premio Nobel per la pace per non aver progettato e fatto la guerra a nessun altro popolo.” (Moni Ovadia)
Giancarlo Torricelli
Segretario regionale di Rifondazione Comunista