- Caffeina domani sera, martedì 8 luglio, riparte dal 1542 con Massimo Carlotto.
Ottava serata di programmazione per la seconda edizione della rassegna culturale e letteraria, che ogni giorno ospita i più noti giornalisti e scrittori della letteratura italiana.
Domani sera, alle 21,30, presso il cortile di Palazzo San Carluccio, sarà la volta di uno dei più famosi scrittori europei di libri noir, come Massimo Carlotto, intervistato da Luciano Lanna e Giuliano Compagno, con l’accompagnamento musicale di Luigi Gentile e Laura Antonini.
Il noto autore, apprezzato anche come drammaturgo e sceneggiatore, presenterà al pubblico viterbese il suo ultimo romanzo, "Cristiani di Allah", un “noir mediterraneo”, che vede proprio mare nostrum come centro di uno scontro politico, culturale e, anche, criminale.
Ed ecco che con lui si potrà riavvolgere il nastro del tempo e ci si potrà trasferire in un altro paese, al di fuori dai confini nazionali grazie anche alle musiche del cd accluso al libro.
Una vera e propria colonna sonora del romanzo.
Siamo ad Algeri, anno 1542.
Il Mediterraneo è teatro di guerre, razzie, traffici di schiavi, scontri ideologici e religiosi.
La possente armata di Carlo V, punta di lancia della cristianità, viene annientata alle porte della capitale nordafricana dai corsari di Hassan Agha, che reggono la città per conto del sultano di Costantinopoli.
I corsari sono in gran parte dei rinnegati, europei cristiani che hanno abbracciato l’Islam, per interesse, come scelta di libertà o più semplicemente per poter saccheggiare navi e depredare le coste del Mediterraneo sotto la protezione della Sublime Porta.
Anche Redouane e Othmane, i protagonisti del romanzo, sono dei corsari rinnegati.
Il primo albanese, il secondo tedesco, ex lanzichenecchi, hanno scelto la libertà di Algeri, da dove salpano sul loro sciabecco per le scorrerie e dove credono di poter vivere indisturbati la loro storia d’amore proibita.
Othmane però commetterà l’errore di invaghirsi di uno dei giannizzeri, i fanatici e spietati cani da guardia del sultano, e trascinerà anche Redouane in un gorgo di vendette, agguati, intrighi.
In un’Algeri affascinante, sensuale e selvaggia, magistralmente ricostruita nella sua vivacità cosmopolita, si dipana la trama di questo romanzo di avventure che va alle origini del noir mediterraneo.
L’autore, originario di Padova, ma cagliaritano di adozione, è reduce da un altro grande successo letterario avuto con "Nordest", scritto a quattro mani con Marco Videtta, che lo ha condotto ai vertici delle top ten nelle classifiche di vendita e lo ha fatto piazzare tra i sei vincitori del Premio Selezione Bancarella 2006.