Riceviamo e pubblichiamo - Caro Marini,
prendo atto con sincero stupore della tua risposta che si limita a scaricare sulla precedente amministrazione la scelta del concorso per il personale degli asili nido.
Se affermi di non saperne niente, ti suggerirei di controllare le dichiarazioni rese alla stampa dall’ex assessore alle mense scolastiche Mauro Rotelli in data 27 maggio e 4 giugno che smentiscono clamorosamente quanto da te oggi affermato.
Per entrare nel merito delle mie osservazioni, ti chiarisco di non aver mai contestato l’opportunità del concorso per l’assunzione di 29 addetti degli asili nido, ma più semplicemente di aver sollevato dubbi sulle modalità di una selezione che ritengo debba essere trasparente ed equa per tutti.
Rispetto alla mie obiezioni, la delibera n. 54 dell’11 febbraio scorso, da te citata, non c’entra nulla, riferendosi essa a un generico piano delle assunzioni, peraltro presentato da un assessore di Forza Italia, autorevole dirigente di partito e tuo stretto collaboratore.
Una delibera contestata da subito dall’Udc e mai votata in giunta dal nostro partito, al contrario di quanto da te affermato.
Per quanto concerne, poi, un presunto parere della Funzione Pubblica, dovresti sapere che questa è stata interessata, come peraltro previsto per legge, per accertare l’esistenza di eventuali lavoratori in mobilità da altri enti locali.
Il Dipartimento della Funzione Pubblica, quindi, nessun parere ha espresso nel merito della questione da me sollevata.
E’ per tutte queste ragioni, caro sindaco, che continuo a trovare inquietanti analogie tra questo bando di concorso e la gara per l’affidamento del servizio delle mense scolastiche, la cui approvazione tanti problemi ha creato all’amministrazione ed alla Città di Viterbo.
In conclusione, consentimi di darti non un consiglio, ma quantomeno un suggerimento: compatibilmente con i tuoi molteplici ed impegnativi incarichi, cerca, per il futuro, di verificare personalmente e con maggiore attenzione le risposte alle richieste di chiarimento che ti vengono rivolte da parte di un consigliere comunale.
Rodolfo Gigli