- Lo scorso fine settimana per i nepesini ed in particolare per gli abitanti della ripa, è stata una due giorni da ricordare.
Si sono fatti svolti come ogni anno i festeggiamenti in onore della Madonna di Costantinopoli (datta a Nepi "dei Matti") quest'anno "storici" visto il ritorno all'antico splendore del quadro della Vergine stessa, restaurato dal Laboratorio di restauro della Provincia di Viterbo.
La Pia Unione Madonna di Costantinopoli ha quindi organizzato un programma denso di appuntamenti, sia religiosi che culturali, di alto livello.
Il sabato il quadro dalla Cattedrale è stato trionfalmente trasportato nella chiesa di San Giovanni decollato, accompagnato dalle tre Confraternite, dal gruppo di preghiera "Padre Pio" e da una grande folla.
All'interno della chiesa si è svolta poi la presentazione del restauro e degli studi condotti negli ultimi anni.
Numerosi i relatori che hanno dato il loro apporto, a cominciare dal sindaco del Comune di Nepi, Franco Vita, che ha sottolineato l'importanza di tali manifestazione nella salvaguardia dell'identità culturale della comunità intera
Ha continuato poi Giorgio Capriotti, responsabile delle operazioni di restauro, che con semplicità ha spiegato a tutti le complesse operazioni e le logiche del restauro operate sul quadro e per finire le notizie storiche e artistiche studiate da Giorgio Felini, conosciuto a Nepi per aver già studiato altri importanti capolavori del patrimonio artistico di questa città.
Dalla conferenza si evince la particolarità e di questo culto, unico nel sue genere e le potenzialità che tradizioni autentiche come queste, possono avere.
La domenica si è aperta la mattina con la tradizionale processione dei ceri, antichissimo rito che affonda le sue origini in epoche ormai lontanissime.
I ceri decorati da fiori, sono stati portati dai bambini in dono alla Madonna.
Nel pomeriggio festa in piazza fino a tardi e quast'anno anche una rassegna di cori provenienti da Nepi e Civita Castellana, si sono esibiti in brani di musica sacra.