- Si vota a scrutinio segreto l’elezione del presidente del consiglio.
Servono 21 voti sindaco compreso. Buzzi e Ricci sono gli scrutatori.
Prende la parola Antonio Fracassini. Panico. Si candida? Nient’affatto.
“Il gruppo Popolo della Libertà declama - candida il consigliere anziano Giancarlo Gabbianelli”. In qualche modo, una dichiarazione scoop da parte di chi fino a ieri voleva contrapporsi alla nomina di Gabbianelli.
Il risultato del voto non riserva sorprese. Gabbianelli è eletto con 23 voti. A Russo va un voto, a Salvatori uno, con sedici bianche.
Si vota per il vice presidente. Eletto Elpidio Micci con 23 voti. Salvatori ne ottiene uno, diciassette le bianche.
“Vorrei ringraziare il consiglio per la fiducia accordatami dice Gabbianelli credo che la discontinuità sia un valore.
E’ iniziata con le mie dimissioni. Questo consiglio comunale in cui registriamo il ritorno di persone che hanno frequentato l’aula, insieme ad altri giovani che portano una ventata nuova. Ne farà tesoro. Il compito del presidente è di garanzia.
E io voglio rassicurare che questo compito sarà eseguito con puntualità perché ognuno di voi possa dare il meglio. Il sindaco e la giunta sono l’elemento esecutivo del Comune. Il consiglio ha altri compiti. Insieme hanno il compito decisivo per il governo della città.
Invito fin da ora gli uffici a mettere a disposizione dei consiglieri, le pratiche. Perché abbiano la possibilità di contribuire a risolvere i problemi. Avendo tempo per studiarli.
Chiedo ai consiglieri di essere sempre presenti. Perché tramite voi c’è la rappresentanza dei cittadini. Vi invito a far si che questi banchi siano sempre pieni”.
La seduta era stata convocata per le 9.30.
Nei posti della Margherita c’è l’Udc. E accanto, un consigliere di maggioranza, Goffredo Taborri. I primi a sedere sono i consiglieri del gruppo Pdl. Rigorosamente in abito scuro.
Parte la nuova amministrazione con il primo consiglio comunale. Alle 9.55 prende la parola Giulio Marini.
“Con molta emozione vorrei dare il mio saluto a chi entra in questo consiglio comunale. E chi c’è stato. I sindaci Gabbianelli, Meroi, Fioroni e Gigli. Vorrei rivolgere un affettuoso saluto ai candidati sindaco Sposetti, Peruzzi, Mezzetti”. .
Applausi per tutti.
Poi invita il consigliere “anziano” Giancarlo Gabbianelli a presiedere l’assemblea, dopo avere chiamato i consiglieri Simoncini Federici, Bennati, Marcosani, Salvatori, Buzzi, Marcucci e Russo, subentrati dopo la nomina degli assessori.
La sala affollata, tanti curiosi e qualche familiare, soprattutto dei debuttanti. In prima fila anche Laura Allegrini e Gabriela Grassini.
“Vorrei ringraziare tutti per la partecipazione sentita sono le prime parole di Giancarlo Gabbianelli che spero prosegua nel tempo”.
Si passa alla convalida dei consiglieri eletti. Da chiamare uno per volta. Singolarmente. Sposetti si fa sentire. Chiede di fare una convalida cumulativa la nomina. Saltando la parte burocratica.
Per decidere, Gabbianelli chiede il parere del consiglio. La prima proposta di votazione del nuovo consiglio comunale è firmata Sposetti.
Ma che proposta rimane, perchè non si va al voto. “Non voglio dividere il consiglio su una banalità”. Interviene Sposetti che ritirata la proposta.
Ciascun consigliere è chiamato e per ciascuno si vota la convalida. Tutti convalidati, con voto unanime e l’astensione del diretto interessato. Tranne per Ugo Sposetti (Pd), Enrico Mezzetti (Sinistra Arcobaleno) e Rodolfo Gigli. Gli unici consiglieri “totalmente unanimi” in quanto non si sono astenuti