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Riceviamo e pubblichiamo - La Filcem Cgil e Femca Cisl provinciali ritengono necessario fare un doveroso chiarimento sulla revoca da parte del ministero della cassa integrazione speciale concessa nel 2006 alla ceramica Quadrifoglio.
1)La domanda di cassa integrazione per riorganizzazione produttiva venne fatta dall'azienda per non licenziare 550 lavoratrici che erano ancora dipendenti nel 2006.
Noi sindacati di categoria, con il totale sostegno e consenso delle 550 dipendenti, ma anche della Regione e de Ministero de Lavoro, visto che hanno firmato il decreto di concessione di un anno di cassa integrazione,ci siamo impegnati per non far licenziare le 550 lavoratrici.
2) Il ministero del Lavoro il 30.10.2007 ha inviato una lettera al curatore fallimentare della Quadrifogli comunicandogli che”dagli accertamenti Ispettivi fatti dagli organi locali è emerso che l’azienda non è riuscita ad effettuare ,nel periodo richiesto, gli investimenti programmati ecc.ecc.”
Il curatore ha telefonato immediatamente alla dottoressa del Ministero del Lavoro per chiedere cosa era necessario fare per chiudere questo problema visto che la società Quadrifoglio era fallita il 1 gugno 2008.
La risposta del Ministero Lavoro è stata ;” Sappiamo che la Quadrifoglio è fallita , visto che è stata già presentata la vostra richiesta per un anno di CIGS”,quindi non c’è bisogno di ulteriori chiarimenti.
3) Gli investimenti previsti per il rilancio produttivo della ceramica Quadrifoglio non vennero effettuati nella misura del programma, perché ci fu un crollo totale degli ordini produttivi che a impedito di investire soldi in nuove tecnologie impiantistiche.
Peraltro se si fossero investiti soldi per nuovi impianti sarebbero stati sicuramente inutili e sottratti al pagamento degli stipendi dei dipendenti e dei contributi Previdenziali. Questo è uno dei rarissimi fallimenti che i dipendenti non hanno stipendi arretrati da recuperare o contributi non versati.
4) Il giorno 27 Maggio 2008 il Curatore fallimentari a convocato un incontro con i sindacati di categoria provinciali esteso anche alla Confindustria, visto che è stata partecipe a tutti gli accordi firmati per le richieste di cassa integrazione della ceramica Quadrifoglio.
La riunione sarà utile per stabilire se è necessario oppure no , fare un incontro con il Ministero del Lavoro per chiarire questo increscioso equivoco.
Noi sindacati di categoria provinciali riteniamo sbagliato creare allarmismo nei 550 dipendenti, creando inutile confusione sulla cassa integrazione già pagata dall’Inps.
IL nostro impegno sarà sempre finalizzato a ricercare tutte le soluzioni necessarie a risolvere i problemi delle lavoratrici e dei lavoratori e non a speculare sulle disgrazie delle dipendenti che sono di fatto senza un lavoro e senza speranza di trovarlo in futuro.
FIlcem Cgil Luigi Annesi Femca Cisl Giorgio Gigli