- STELLA AZZURRA VITERBO BULL BK LATINA 60-65 ( 16-13; 32-19; 39-43)
VITERBO: Sacripanti 15, Baliva 14, Bagaglini 9, Giacci 6, Milani 6, Roccetti 4, Graziotti 4, Gasbarri 2, Iacarelli n.e. , Tola n.e. All: Azzoni
LATINA : Diglio 33, Zanier 16, Cardinali 8, Zaccheo 8, Carbone 0, Perotti 0, Chiominto 0, Costa 0, Spolon 0, Piva n.e. All: Cocco
Doveva essere il grande giorno del salto in C2 per la Toyota Mg Motors Stella Azzurra Viterbo, invece si è trasformato in un giorno di grande amarezza,specialmente per il modo in cui è maturata la sconfitta con il Bull Bk Latina, letteralmente dominato nei primi due periodi.
I viterbesi infatti sono partiti fortissimo, raggiungendo in un amen un buon vantaggio, incrementato nel secondo periodo chiuso a +13. La terza frazione si apriva con una tripla di Baliva che dava il +16, ma proprio lì la Stella si bloccava,sbagliando tutto in attacco e lasciando ampi “buchi” in difesa.
Il parziale pontino era terrificante: 4-24, incluso un 0-18. Gli ospiti venivano letteralmente trascinati dall’ mvp Diglio, praticamente perfetto al tiro, ben spalleggiato da Zanier, e così portavano a casa la gara e volavano in C2.
Ai biancoblù non restava che piangere per l’occasione persa, davvero immensa, se si pensa che si sono giocati la gara decisiva in casa, davanti ad un pubblico eccezionale e numeroso come non mai.
Nei secondi due periodi sono crollati tutti gli otto paladini di Azzoni, ma sono stati davvero irriconoscibili Gasbarri e Roccetti, attanagliati dalla tensione di una gara decisiva, ed autori in due di appena 6 punti, quando in media ne portavano in dote almeno 30.
Anche gli altri sono tutti affondati, ma ci preme sottolineare la grinta di Baliva e la voglia di un “giovane 37enne” che risponde al nome di Bagaglini Fabrizio, che ha dato tutto quello che aveva sino all’ultimo.
Ora,pur con l’amaro in bocca, non va però dimenticata la stagione eccezionale disputata da Gasbarri e soci, partiti per raggiungere i playoff e cresciuti esponenzialmente nel corso dell’annata, capaci di vincere 21 partite su 27, andando ad espugnare campi difficili con grande autorità.
Questa sconfitta va interpretata nella giusta maniera: i grandi successi nascono proprio dalle debacle più sofferte, quelle che fanno male ma allo stesso tempo fanno anche crescere.
Ecco, questa è la riflessione finale ad un’annata comunque da incorniciare e che costituirà senz’altro la base di partenza per un 2008/2009 in cui la Stella, lo diciamo da ora, vivrà una serie D da grande protagonista.