- Contro i muri della guerra, della discriminazione, dell’intolleranza. Si è svolto questa mattina a Palazzo Gentili il convegno “Muri della storia, muri della mente: viaggio storico, antropologico e psicologico intorno al simbolo del muro”, promosso dal liceo linguistico e delle scienze sociali “Mariano Buratti” di Bassano Romano, con il patrocinio della Provincia. Un incontro a chiusura dell’omologo progetto, svolto nel corso dell’anno scolastico con viaggi, ricerche di gruppo, film, incontri con antropologi e psicologi. “L’abbattimento degli steccati ha commentato l’assessore alle Politiche sociali, Giuseppe Picchiarelli - deve essere innanzitutto culturale: questo il messaggio su cui abbiamo lavorato”.
Coinvolti nel progetto le classi 4° e 5° A, insieme alla 2°, 4° e 5° C del Buratti. Gli insegnanti interessati, sotto il coordinamento di Tiziana Andreola, sono stati Amedeo Barletta, Roberta Corinti, Loredana Fraleone, Maria Grazia Iuliano, Renza Rella, Alessandra Toscani.
“Il progetto ha spiegato Picchiarelli - si proponeva di avviare i ragazzi alla riflessione sulla natura delle divisioni che contrappongono i popoli, sui fattori culturali e storici che ne determinano la nascita e lo sviluppo, sui nuclei ideologici che alla differenza e alle differenze attribuiscono il valore di negatività e di opposizione”.
“Un viaggio tematico e interdisciplinare ha proseguito volto non solo a trasmettere la definizione corretta del concetto di diversità, ma soprattutto a ragionare su dove e come si presenta. Così facendo, il processo si imposta come scoperta in cui quasi naturalmente ci si imbatte nei muri che impediscono il riconoscimento prima e il rispetto poi di ogni forma di diversità”.
“Tra i temi trattati ha spiegato Picchiarelli il muro come simbolo della divisione tra i popoli, come evento storico concreto, che separa uomini e territori, insieme ai muri della coscienza, quelli del pregiudizio, dell’odio razziale, dell’indifferenza. Insomma, i muri che costruiamo dentro e fuori di noi”.
A spiegare le origini del progetto è la coordinatrice, Tiziana Andreola. “Il punto di partenza del percorso storico ha raccontato la professoressa - è stato un viaggio studio a Berlino. Da questo simbolo della divisione siamo partiti per affrontare il tema anche sotto il profilo antropologico, psicologico e letterario. Ogni classe ha quindi scelto il proprio argomento e le modalità di lavoro, approfondendo tematiche differenti. Si è trattato di un percorso che, partendo da alcuni spunti, ci ha guidati in un itinerario di scoperte verso una nuova visione della diversità”.