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Ciucciarelli al Palazzo di giustizia
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- Una tangente di appena settemila euro. Su questo si baserebbe l'accusa di concussione formulata dai Pm Conti e Pacifici contro l'ingegner Ciucciarelli.
Ingegnere che nel corso del l'interrogatorio di garanzia, tenutosi sabato davanti al Gip Mautone, ha affermato che non si tratterebbe di una tangente ma di una regalia.
Non solo, Ciucciarelli ha spiegato di non aver ricoperto un ruolo che rendesse realizzabile il reato di concussione, che comporta la possibilità di costringere a pagare una tangente.
La cosa, però, che sembra veramente strana di tutta la faccenda è l'esiguità della presunta tangente. Come è possibile che uno noto professionista si sia compromesso per appena 7 mila euro?
Tutto lascia pensare che quelle che sono appena emerse siano solo una parte delle carte che la procura ha in mano.
Ma quali sono le contestazioni nei confronti di Ciucciarelli?
Nuovo Viterbo oggi ha pubblicato addirittura uno schema.
Gli inquirenti, secondo il quotidiano, avrebbero contestato diversi fatti che si baserebbero sul racconto dell’artigiano di Capranica Londero.
Nel 2004, secondo Londero, l’ingegnere gli avrebbe chiesto di sistemare la rete elettrica e telematica del suo ufficio e di fare dei lavori nel giardino di casa.
“Secondo l’artigiano questi lavoretti spiega sempre il quotidiano - non sarebbero stati pagati, ma fatti al solo scopo di ottenere altri lavori nella costruenda piscina di Viterbo”.
Una contestazione a cui Ciucciarelli ha replicato spiegando che con Londero c'era un rapporto di amicizia e che anche lui aveva fatto delle cortesie all'imprenditore con una serie di progetti elaborati a titolo gratuito.
Questa la seconda contestazione: “Sempre nel 2004, l’ingegnere avrebbe svolto lavori di consulenza per conto dell’amministrazione comunale indirizzando il Cev, che avrebbe dovuto realizzare i “tetti fotovoltaici” su alcuni edifici. Secondo l’accusa ci sarebbero delle fatture anomale, una della Isofoton che avrebbe liquidato l’artigiano di Capranica per i lavori di installazione dei pannelli e l’altra invece per il collaudo”.
Una fattura ammonterebbe a 32mila euro che corrisponderebbe solo parzialmente a lavori e forniture veramente effettuati. Dei 32mila euro, pagati dalla Isofoton, a Ciucciarelli sarebbero andati solo 7 mila. Come tangente, sostiene l'accusa, semplice regalia, secondo l'ingegnere. In ogni caso una leggerezza, come avrebbe ammesso lo stesso Ciucciarelli.
All'ingegnere sarebbero state contestate anche alcune affermazioni diffamatorie nei confronti del pm Pacifici, acquisite attraverso intercettazioni. Affermazioni per le quali l'ingegnere si sarebbe scusato.
Dall'interrogatorio sarebbe anche emerso che non ci sarebbero politici coinvolti. Ma questa, va detto, è la verità di Ciucciarelli.
Nei prossimi giorni potrebbero esserci non poche novità. E in particolare si potrebbe capire il senso di una dazione di denaro di appena 7 mila euro. Che assumerebbe un senso, nel caso si trattasse come sostiene l'accusa di una tangente, solo se fosse la punta di un iceberg che segnala la presenza di un sistema. Che andrebbe ben al di là di Ciucciarelli.
Va ricordato che Tangentopoli prese il via da nel 1992 con l'arresto del presidente socialista del Pio Albergo Trivulzio, Mario Chiesa, che fu pizzicato mentre intascava una tangente di sette milioni imposta ad una società di forniture. Anche in quel caso si trattava di una cifra piccola.